Incentivi per lavori di pubblica utilità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 maggio 2000 21:42
Incentivi per lavori di pubblica utilità

Piano straordinario per l’occupazione: 1.000 miliardi a carico del Ministero del Lavoro per il primo inserimento lavorativo di 100.000 giovani:
- le attività finanziabili possono riguardare i seguenti settori:
servizi alla persona, salvaguardia e cura dell’ambiente e del territorio, sviluppo rurale e acquacoltura, recupero e riqualificazione degli spazi urbani, compresi i quartieri delle città e dei centri minori e dei beni culturali;
- i progetti di lavori di pubblica utilità possono essere presentati da:
amministrazioni pubbliche, enti pubblici economici, società a prevalente partecipazione pubblica, cooperative sociali;
I suddetti progetti sono approvati dalle Commissioni Regionali per l’impiego se di ambito territoriale locale, e dalla Commissione Centrale per l’impiego se di ambito territoriale nazionale;
- l’attività nei lavori di pubblica utilità non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato;
- l’inserimento nei lavori di pubblica utilità non comporta la cancellazione dalle liste di collocamento.



Possono partecipare i giovani:
- che alla data del 30 ottobre 1997 siano iscritti da più di 30 mesi nella 1° classe del collocamento e che, sempre alla stessa data, abbiano un età compresa tra i 21 ed i 32 anni;
- che risultino residenti nelle province di Massa Carrara, Roma, Latina, Frosinone, Viterbo e nelle regioni Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Sicilia, Sardegna.
I giovani interessati devono rivolgersi alla Sezione Circoscrizionale per l‘Impiego dove sono pubblicati gli avvisi al pubblico dei lavori di pubblica utilità e dove si presentano le domande per poter partecipare al progetto.


L’avviamento dei giovani ai lavori di pubblica utilità avviene tramite:
- le Sezioni Circoscrizionali per l’impiego sulla base delle domande presentate dai giovani con i requisiti richiesti forma una graduatoria secondo i seguenti criteri: anzianità di iscrizione al collocamento, carico familiare, reddito individuale;
- gli enti promotori dei progetti possono sottoporre i giovani ad una selezione di idoneità per l’accertamento delle competenze utili alla realizzazione delle attività imprenditoriali che nasceranno alla fine dei progetti.



Ai giovani viene finanziato il sussidio mensile di lire 800.000 più assegni familiari.
Agli enti che hanno presentato i progetti viene finanziato un contributo per le spese per l’assistenza tecnica-progettuale fornita dalle agenzie di promozione di lavoro e di impresa, ed un contributo per le spese per l’acquisto delle attrezzature necessarie.

I riferimenti normativi sono:
- Legge n.196, art.26, del 24.06.97,
- Decreto Legislativo n.280 del 7/8/1997,
- Circolare del Ministero del Lavoro n.119/1997,
- Circolare del Ministero del Lavoro n.163/1997.



GV

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