La nuova costruzione in via Maso di Finiguerra ha messo gli abitanti sul piede di guerra

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2000 17:23
La nuova costruzione in via Maso di Finiguerra ha messo gli abitanti sul piede di guerra

«Vita quanto mai travagliata sta vivendo l’Assessorato all’Urbanistica in questo inizio di legislatura comunale -dichiara il capogruppo del PPI Gianni Conti- Nella quasi indifferenza generale degli addetti ai lavori, sono stati i cittadini a rompere il silenzio. La vicenda di una nuova costruzione in via Maso di Finiguerra ha messo - responsabilmente - gli abitanti di via Palazzuolo sul piede di guerra.
E’ ben vero che in questi ultimi decenni ci eravamo abituati a lasciare marcire i problemi delle cosiddette aree industriali dismesse; però, anche al di là delle aree abbandonate, i recenti casi urbanistici a Gavinana, in via San Domenico, nel viale Europa, nella verde Valle del Mensola, di Via del Gignoro, oltre alle incongruenti destinazioni, come quella del cinema Universale, dimostrano la pericolosità di alcune norme e previsioni del Piano Regolatore vigente.

Ormai è dimostrato, il nuovo PRG non è capace di tutelare né l’ambiente naturale, né quello storico-artistico, né l’attuale residenza. Dunque, il Piano Regolatore è pieno zeppo di trappole urbanistiche e trabocchetti edilizi. Agli abitanti di Via Palazzuolo toglie –addirittura - anche il sole e la luce, elementi indispensabili per vivere in modo diverso dalle caverne.
E’ necessario correre ai ripari. Ci ritroviamo uno strumento urbanistico incapace di cogliere con la necessaria concretezza e sensibilità lo “specifico fiorentino”; oppure per contro, un progetto dalle equivoche interpretazioni delle norme di applicazione.

Uno strumento che rischia per certi aspetti di innescare uno stravolgimento del tessuto sociale delle zone di maggior pregio cittadino.
Dopo anni di lavoro per “riparare” il nobile ma consumato “Piano Detti”, eccoci nuovamente a ripensare alla normativa vigente. Dobbiamo farlo di gran fretta, prima che i fatti poco esaltanti prodotti si estendano a tutta la città, costringendo i nostri concittadini ad una azione di supplenza nei confronti di gente come noi: lenti nell’agire e nel riparare alle nostre sviste».
«Tutelare i cittadini ma anche gli imprenditori».

E’ quanto sostiene il consigliere di Forza Italia Valerio Abbate a proposito della costruzione, in via Badia a Ripoli, di un complesso edilizio contro il quale è nato un comitato di cittadini. Secondo Abbate «appare più che mai necessario ripensare il piano regolatore e, nel caso concreto, occorre la volontà politica e l’impegno per il dialogo che tuteli i cittadini senza penalizzare gli imprenditori di per sé incolpevoli».

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