A Ribolla l'ottavo incontro fra i poeti improvvisatori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2000 18:00
A Ribolla l'ottavo incontro fra i poeti improvvisatori

Avrà luogo domenica 9 Aprile -ore 14,30 alla Sala ARCI di Ribolla (in provincia di Grosseto).
Quando vennero avviati gli "incontri" di Ribolla (era il 1992) il nuovo millennio sembrava lontano, tanto che l'obiettivo di medio termine fu proprio quello di portare l'iniziativa almeno al 2000. Eccoci giunti a questo appuntamento con il nuovo secolo e con i poeti estemporanei pronti ad affrontare i temi dei "contrasti". La poesia estemporanea a Ribolla torna ad essere la protagonista presentandosi con tutta la propria forza comunicativa per riaffermare spazi espressivi ancora in grado di sfidare la modernità.

Dare voce al nuovo millennio anche attraverso l'improvvisazione poetica significa tentare di trasmettere i valori autentici di una società operaia e contadina che si è caratterizzata nel passato con momenti di forte socialità trovando spesso nella poesia estemporanea una forma di riscatto, di denuncia e di opposizione politica. I poeti convocati a Ribolla ripropongono, con l'improvvisazione delle ottave, una loro lezione di vita.
Se le "riunioni", così venivano definiti gli incontro fra poeti, trovavano la loro ragion d'essere in diverse occasioni (feste calendariali, fiere, veglie, pranzi cerimoniali ecc) oggi per fare una proposta adeguata è necessario proporre i poeti sul palco scenico mantenendo le stesse regole del canto improvvisato e la stessa tensione comunicativa compreso il coinvolgimento attivo degli "ascoltanti".
Come ogni anno, anche questo ottavo "incontro" avrà luogo Domenica 9 Aprile alla Sala ARCI di Ribolla a partire dalle ore 14,30.

Sono stati convocati una quindicina di poeti fra cui: Lio Banchi, Elidio Benelli, Niccolino Grassi, Benito Mastacchini, Nello Landi, Altamante Logli, Ivo Mafucci , Azelio Puleri, Realdo Tonti, Libero Vietti… ed il giovanissimo Enrico Rustici. Questa iniziativa ha ormai una risonanza regionale. Sarebbe opportuno che gli Enti pubblici trovassero il coraggio di dedicargli una maggiore attenzione assumendo l'onere e naturalmente l'onore di questo "fiore".

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