La presentazione dello studio sulla riorganizzazione del trasporto pubblico locale condotto da ATAF

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2000 07:26
La presentazione dello studio sulla riorganizzazione del trasporto pubblico locale condotto da ATAF

“Chiude una lunga fase di elaborazione e progettazione della nuova mobilità pubblica e privata -Intervengono Vincenzo Esposito e Antongiulio Barbaro, consiglieri comunali del gruppo DS- Lo studio costituisce, infatti, il naturale completamento del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) approvato nell'aprile 1999, tuttora vigente, e a cui lo studio ATAF fa correttamente continuo riferimento.
Come sottolineato dal Sindaco nel corso della riunione tecnico-politica con la maggioranza svoltasi il 10 marzo scorso, si può aprire ora una fase di discussione e di approfondimento, finalizzata ad affrontare e risolvere alcuni nodi che lo studio solleva ma che in larga parte erano già noti, e che riteniamo dovrà concludersi in tempo utile per dare concreta attuazione alle prime realizzazioni entro la fine dell'estate di quest'anno.


Ci pare quindi necessario studiare bene la documentazione messa a disposizione da ATAF prima di esprimere giudizi definitivi. I dati sulla mobilità che corredano lo studio dell’ATAF costituiscono infatti un patrimonio conoscitivo preziosissimo, da utilizzare come base per qualsivoglia ipotesi ed elaborazione progettuale. Valutiamo quindi i dati sulla mobilità raccolti dagli Uffici del Comune e da ATAF, apriamo una larga discussione, in Consiglio Comunale, tra le forze sociali e le forme di aggregazione presenti in città, e poi (velocemente) decidiamo e attuiamo alcune scelte forti, che diano subito il segno di una reale svolta.


Per ora è possibile formulare solo alcune impressioni "a caldo". Anzitutto, le simulazioni e le verifiche trasportistiche non scoraggiano, bensì rilanciano la scelta strategica compiuta nel PGTU: razionalizzazione della carreggiata dei Viali di Circonvallazione su cui attestare la dorsale principale del trasporto pubblico, riorganizzando di conseguenza gli spazi dedicati alla sosta e le relative tariffe. Si dimostra inoltre possibile ed auspicabile la conseguente revisione delle linee ATAF, per conseguire il duplice obbiettivo di ridurre il numero di passaggi per il Centro storico e di porre in esercizio un sistema di connessine diretta (o con al massimo un cambio) tra le periferie, o meglio tra le "nuove centralità urbane".

Si tratta di scelte già presenti nel programma del Sindaco e ben esplicitate nel documento approvato al termine del lungo dibattito svoltosi in Consiglio Comunale nel settembre scorso. Scelte su cui, a questo punto, non sembrano necessarie altre verifiche politiche o di consenso, ma solo messe a punto di carattere tecnico.
Altre sono le questioni che emergono e su cui si deve discutere. Se le corsie protette o "busvie" devono consentire di anticipare i futuri tracciati del sistema delle tramvie (come già accaduto per la direttrice Stazione-Scandicci), ci sembra necessario approfondire la verifica dell’utilizzo “integrale” dei controviali come percorso della busvia, e, soprattutto, la proposta di soppressione dell'attraversamento diametrale del Centro Storico lungo la direttrice Stazione-Beccaria, opzioni queste che non paiono del tutto coerenti con l’intento di cui sopra.

A ciò occorre aggiungere quello che appare l'eccessivo gradualismo nell'attuazione della stessa busvia lungo i Viali di Circonvallazione, comprensibilmente motivato dal timore di modificare troppo rapidamente le consolidate abitudini degli utenti, ma tale da non offrire il senso di quella svolta da tutti attesa.
Sono elementi da valutare, beninteso, e su cui appare necessario consentire agli stessi Uffici del Comune cui lo studio è stato ora consegnato (in particolare quello per il Piano Urbano del Traffico) di effettuare tutte gli approfondimenti tecnici e le osservazioni critiche del caso, da offrire poi alla Giunta e al Consiglio Comunale, ai quali spetta per legge la potestà pianificatoria.


A margine, ci pare che emerga ancora una volta la necessità di dotare Firenze e l'intera area di un soggetto strutturato che offra ai Comuni i necessari servizi tecnologici di supporto alla pianificazione della mobilità, attualmente in parte allocati in ATAF e in parte nello stesso Comune di Firenze. Anche in vista della prossima trasformazione di ATAF in S.p.A. e della successiva (2003) assegnazione del servizio pubblico tramite gara, sembra necessario avviare rapidamente una seria riflessione su questa opzione (già avanzata dal Consiglio Comunale), che potrebbe concludersi con la costituzione di una specifica società partecipata dal Comune di Firenze e da tutti quelli contermini, oltre che da ATAF».

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