"Europa sud-orientale: ricostruire i ponti del dialogo e della cooperazione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2000 17:14

E' stata la città simbolo di Sarajevo l'ultima tappa, ieri 10 marzo, del viaggio in Bosnia del presidente Vannino Chiti. E ancora una volta il rappresentante della Toscana ha registrato la piena adesione di tutte le autorità incontrate al progetto "Europa sud-orientale: ricostruire i ponti del dialogo e della cooperazione" come occasione di ripresa di rapporti in un clima pacifico, e anche del sistema di scambi economici stretti dalle difficoltà post-belliche soprattutto tra gli stessi paesi che componevano la ex-Jugoslavia.
A sottolineare questa attenzione, che significa anche attenzione all'Italia (primo partner economico della Bosnia) e alla Toscana in particolare, sono stati sia il governatore del Cantone di Sarajevo Mustafà Mujeezinovic (il Cantone ha in pratica gli stessi compiti della Regione in Italia) che il ministro federale per il commercio estero Mirsad Kurtovic.

Quest'ultimo in particolare ha annunciato a Chiti nel corso del loro incontro l'intenzione di presentare al Consiglio dei ministri bosniaco un documento di intesa tra governo della Bosnia e Regione Toscana.
Tracciando le conclusioni del viaggio appena concluso, il presidente della Toscana ha sottolineato il livello di consenso sul progetto toscano registrato in tutte le tappe toccate, dall'Istria a Mostar a Sarajevo, e nei soggetti contattati, tra cui la significativa presenza dei governi croato e bosniaco).

"Esiste evidentemente uno spazio significativo per le regioni e le città di questa area - ha sottolineato Chiti - per costruire dal basso un nuovo sviluppo economico e il ripristino della convivenza pacifica. Occorre pensare ad una seria integrazione di questa parte dell'Europa nell'Unione come garanzia di sicurezza e stabilità della pace". Richiamando recenti incontri in Palestina, Chiti ha infine voluto riaffermare il ruolo della Toscana quale punto di riferimento per tutte le parti coinvolte nei conflitti che hanno agitato, e agitano, i Balcani e il Medio Oriente, coerentemente con il compito che la Regione si Š data sui temi della pace e della cooperazione.

Argomenti che saranno al centro del seminario previsto a Firenze nei prossimi 27- 28 marzo, cui hanno promesso la loro adesione tutti i soggetti con cui Chiti ha preso contatto in questo viaggio.

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