"I contributi degli utenti obbligati della Sanita' pubblica destinati all'assistenza religiosa vaticana"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 marzo 2000 18:17

La Regione Toscana ha firmato un protocollo d'intesa con la Conferenza episcopale Italiana, perche' in tutte le strutture ospedaliere sia previsto il servizio di assistenza religiosa. Sul tema interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito: "Il Governo della regione Toscana ha deciso di mettersi in linea con cio' che gia' succede a livello nazionale con Patti Lateranensi e Concordato con la chiesa cattolica apostolica romana. Avrebbero potuto farlo lo scorso 11 febbraio cosi' la ricorrenza sarebbe stata piu' facilmente nella memoria storica dei lutti di questo Paese [in quella data fu stilato il primo accordo nel 1929 (Governo Mussolini) e il suo aggiornamento nel 1984 (Governo Craxi)…], ma forse si è solo aspettato di essere piu' a ridosso della scadenza elettorale regionale.
A questo punto e' bene che gli utenti obbligati della Sanita' pubblica sappiano che con i loro contributi favoriscono l'assistenza religiosa vaticana negli ospedali pubblici.
Ebrei, valdesi, protestanti, mussulmani, agnostici, induisti, atei? La risposta della Regione e' stata un banale "chi se ne frega", nonostante tutti i paroloni di apertura multietnica e disponibilita' del territorio ad una politica di accoglienza dei nuovi emigranti. Crediamo che la Regione abbia sottoscritto un atto di guerra religiosa, schierandosi da una parte contro tutte le altre, e proprio nel momento in cui lo stesso papa della Chiesa vaticana sta perseguendo una politica di apertura, conciliazione e collaborazione con tutte le fedi religiose del mondo.

Non solo, ma in una situazione in cui anche l'ora di religione a scuola e' un optional. Ma, si sa, i realisti sono sempre piu' reali e miopi del loro re.
La regione Toscana aveva tante possibilita' per applicare una legge nazionale (833 del 1978) che aveva dimenticato e disatteso fino ad oggi. Le possibili sperimentazioni erano ampie, specialmente per non consegnare ai sudditi del Vaticano il monopolio della fede religiosa, ma -mostrando anche incapacita', e mancanza di creativita' e disponibilita'- ha preferito aprire solo il rubinetto dei contributi verso chi gli sembra essere il piu' potente: bella concezione dell'intimita' religiosa, e bel rispetto della fede e della liberta' degli individui".

Notizie correlate
In evidenza