Il Comune di Firenze ha consegnato i locali dell'ex scuola Dante Alighieri al Tribunale di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 marzo 2000 18:09
Il Comune di Firenze ha consegnato i locali dell'ex scuola Dante Alighieri al Tribunale di Firenze

Si tratta degli antichi locali dell'ex monastero della Badia Fiorentina (in Piazza San Martino) , adiacente alla Pretura circondariale, cui ora sono destinati, dove i lavori di ristrutturazione, sotto il controllo della Soprintendenza ai beni architettonici, sono stati eseguiti dall'Ufficio tecnico Belle Arti del Comune di Firenze.
La parte più antica del Monastero risale al 978, ma nel corso dei secoli sono stati effettuati numerosi interventi di ampliamento e di restauro, e si configura come un'austera roccaforte a pianta quadrata con due torrioni angolari a scopo difensivo.

Nell'intervento, completato in poco più di due anni, oltre al recupero delle antiche strutture con il consolidamento delle stesse, va segnalato il completo abbattimento delle barriere architettoniche, (grazie ad un ascensore oleodinamico e numerosi servoscala), e il rispetto di tutte le norme di sicurezza stabilite dalla legge.
''Abbiamo recuperato un vero 'gioiello' della città – ha detto l'assessore Di Giorgi – riportandolo a importanti funzioni che potranno ridurre ulteriormente i problemi di spazio del Tribunale, nella attesa del nuovo Palazzo di Giustizia.

Quando questo sarà pronto – ha aggiunto l'assessore che ha ringraziato i tecnici dell'Ufficio Belle Arti, diretti dall'Architetto Giuseppe Cini – il Comune avrà a disposizione nuovi locali, già ristrutturati e in una posizione particolare. Solo allora penseremo a come utilizzarli''.
Il presidente del Tribunale Maci, ha ringraziato il ''Governo della città'', che ha portato a termine un'importante realizzazione, in un momento in cui l'attività giudiziaria, ''anche per le crescenti necessità si è andata intensificando, specie in questi ultimi tempi per l'aumento degli affari civili e penali, resi ancor più complicati, questi ultimi, per gli effetti della sopravvenuta normativa processuale, che definirei iper garantista, con conseguenti aggravi per i magistrati e le cancellerie, e quindi con la necessità di nuovi locali''.


Anche Maci ha sottolineato il ruolo che potrà avere 'la nuova cittadella della giustizia', in attesa della quale il ''Comune di Firenze ha comunque cercato di dare importanti risposte'', non ultima quella ''dell'aula bunker intitolata a Fausto Dionisi, che certo stanno alleviando i nostri problemi''. Maci ha voluto infine ringraziare i suoi predecessori, ed ''in particolare il consigliere Tucci che aveva avviato questo lavoro con Palazzo Vecchio''.
L'architetto Cini, infine, ha posto l'accento sulla difficoltà di adeguamenti di antiche strutture, dove comunque l'intervento non può mai essere ''invasivo''.

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