Delegazione toscana al congresso DS di Torino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 gennaio 2000 16:50
Delegazione toscana al congresso DS di Torino

Continua ad essere decimata dall’influenza la delegazione toscana intervenuta al Lingotto di Torino. E intanto Benedetta Squittieri, giovane delegata pratese e’ salita sul palco ed ha parlato per ’ di cinque minuti, nel suo intervento Benedetta ha sottolineato le esigenze della sua generazione, una generazione che rifiuta di essere chiamata “la generazione X, la generazione invisibile”, che ancora crede fortemente nel “LEFT”: Trasmettiamo di seguito il suo intervento: Care compagne e cari compagni, questo è per me come per tutti voi un congresso importante e carico di aspettative, poiché da qui si getteranno le basi per l'identità e i valori di questo nostro nuovo partito. Domandarsi in itinere quali siano la nostra identità e i nostri valori serve a verificare costantemente il senso della nostra militanza.

Chiedersi il perchè dell'iscriversi ai Democratici di Sinistra credo non sia rispondere ad una domanda scontata, credo sia invece la chiave per tutti noi per capire quanto a volte la politica può essere lontana dai cittadini e dai giovani. Io cerco di rispondermi, assieme ai ragazzi della SG, riempiendo i miei luoghi della politica di passione, senso di appartenenza, di senso delle istituzioni partecipazione, studio ed elaborazione, cerco di farlo soprattutto stimolando il mio partito a creare il confronto e chiedendogli di preoccuparsi dei giovani non come capitolo degli interventi, ma, rendendoli protagonisti del loro percorso di formazione e di crescita nel partito ma soprattutto nella società lasciando che si costruiscano delle opportunità.

Con noi una nuova generazione si affaccia al mondo e al mondo della politica. Si tratta di quella generazione che e' stata definita generazione x, generazione invisibile, alla quale è stato chiesto uno sciopero generazionale. Noi rifiutiamo, la logica dello sciopero generazionale, la nostra generazione è nata e vissuta in un paese democratico e questo le ha permesso di non dover combattere per l'espressione di una opinione o per rivendicare libertà fondamentali , ma che è diretta discendente di coloro che uniti hanno combattuto per rendere il nostro paese democratico.

E' una generazione che ha quindi il dovere e la voglia di guardare a quelle parti nel mondo, a quei popoli a quelle persone ai quali i diritti e la democrazia sono ancora negati e deve capire che deve lottare per questi. Quest'anno la SG ha reso la campagna per il proprio tesseramento con qualcosa di più di uno slogan, scrivendo sulla tessera del 2000 le parole Libertà Egalità Fraternitè Solidarità legate dalla parola LEFT. Questo significa per tutti noi mettere una serie di parole d'ordine, che diventano simbolo di una dichiarazione di intenti, simbolo di un percorso avviato che vuole diventare progetto e programma.

Il 24 aprile assieme a molti di vol migliaia di ragazzi della SG hanno manifestato sotto una pioggia scrosciante, gridando cosa e' per loro, la politica. Per loro, per noi la politica è dire no al razzismo, battersi per l'abbattimento del debito estero ai Paesi in via di sviluppo, su questo e non sulle vicende dell'ultimo partito nato chiedevamo al nostro partito, al nostro governo, e alla gente di ascoltarci. Di ascoltarci e di lottare perchè nel 2000 si potesse ottenere la moratoria sulla pena di morte, per la quale la SG promovendo dibattiti, iniziative, banchetti nelle piazze ha raccolto 40.000 firme E la SG ancora oggi manifesta il proprio dissenso per il mancato accordo sulla moratoria della Unione Europea sull'emendamento da presentare in sessione plenaria delle Nazioni Unite nonostante gli sforzi del nostro governo e di quello austriaco.

E proprio contro la pena di morte vogliamo e abbiamo fatto iniziativa, perchè praticarla o giustificarla risponde ad una concezione di giustizia che non accettiamo. La giustizia non deve essere vendicativa, occhio per occhio dente per dente, ma deve essere una opportunità per..... Tanto più e' pericoloso, come nel caso di Rocco Derek Barnabei, quando una sentenza emessa senza prove schiaccianti, diventa una condanna a morte per un giovane della mia eta'. Per permettere a Rocco di sottoporsi alla decisiva prova del DNA negli Stati Uniti D'America, la SG con una campagna nata in toscana e più precisamente a Siena, la città di Rocco, ha raccolto oltre 100 milioni negli ultimi tre mesi.

Proprio contro la pena di morte in tutto il mondo, poichè questa viola il primo dei diritti fondamentali dell'uomo. 51 anni fa veniva siglata la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e ancora oggi nemmeno il primo, di questi diritti e' rispettato, in gran parte del mondo. Bobbio nel suo "L'età dei diritti" scrive : Le carte dei diritti che rimangono nell'ambito del sistema internazionale da cui promanano, sono più che carte dei diritti nel senso proprio della parola, espressioni di buone intenzioni, [..] senza alcuna seria garanzia di attuazione oltre la buona volontà degli stati, [..] Cari compagni, proprio perchè non accettiamo e non possiamo accettare di rimanere nella sola espressione di buone intenzioni, vi chiedo di preoccuparvi e di adoperarvi, affinchè il nostro partito, il nostro governo trasformino nelle sedi in cui possono farlo queste buone intenzioni sempre di più in fatti.

Cosi voglio contribuire con un mattoncino alla costruzione della risposta alla domanda che ci facciamo, in questo congresso e che Veltroni ha fatto, nella sua relazione, a tutti noi: cosa significa essere, di sinistra. Essere di sinistra significa come vi ho cercato di dire che l'affermazione dei diritti civili,.ei diritti individuali di libertà di cui Grillino ci parlava poco fa, di uguaglianza non rimangano semplici dichiarazioni di intenti, ma diventino vita vissuta.

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