A Udine la resurrezione di Raffaele Palladino

La vittoria 2-3 in casa dell'Udinese fa accedere la Fiorentina in Conference League

Nicola
Nicola Novelli
25 Maggio 2025 22:50
A Udine la resurrezione di Raffaele Palladino

Era importante la partita di oggi. L'ultima che doveva essere vinta, anche senza giocare bene. L'importante era vincere e finire la stagione conquistando l'accesso in Conference League. Una stagione costellata da momenti altalenanti in cui una buona squadra ha faticato tanto.

E' stato un un match intenso, in cui i viola hanno provato a lottare, nonostante le assenze di Nicolò Zaniolo a causa della lombalgia e di Folorunsho per il riacutizzarsi di un fastidio al ginocchio sinistro. I giocatori a Udine hanno avuto almeno il merito di muovere la palla con coraggio e intensità, anche se non sempre con il giusto approccio.

Un'Udinese caparbia e agguerrita - rimasta in dieci ancora prima della fine del primo tempo - si è arresa solo nel finale contro i viola alla ricerca di una vittoria per l'Europa. La Fiorentina vince in rimonta con i goal di Fagioli, Comuzzo e Kean e si qualifica al sesto posto della Serie A e alla prossima Conference League.

Approfondimenti

Tranne una fiammata iniziale per parte, i primi venti minuti scivolano via a ritmi bassi. Da segnalare solo un tentativo di testa di Karlstrom, su angolo di Sanchez, che sorvola la traversa. I bianconeri sono la più attiva tra le due formazioni e al 26’ trovano il vantaggio con una conclusione precisa di Lucca al termine di un’azione insistita. Poco dopo ci prova anche Solet dalla distanza, ma il suo potente tiro viene bloccato da De Gea. Per la Fiorentina a farsi vedere è Kean, che in due occasioni nel finale di primo tempo viene messo davanti ad Okoye con un lancio: il primo tentativo finisce alto, il secondo – di testa – tra le braccia del portiere bianconero. Nel frattempo, i ragazzi di Runjaic restano in dieci per la seconda ammonizione comminata a Bijol.

In apertura di secondo tempo la Fiorentina trova subito il pareggio con Fagioli, che centra il bersaglio dal limite dell’area dopo due ribattute della difesa bianconera. I viola continuano a spingere e dieci minuti dopo hanno una grossa occasione con Kean, che non impatta per poco, e Dodò, che si vede salvare il tiro da Solet. Poco dopo infatti arriva il vantaggio viola, trovato da Comuzzo con un colpo di tacco. I bianconeri, seppur in dieci, non demordono e subito si rendono pericolosi con un colpo di testa di Ekkelenkamp che sfiora il palo. Passano altri due minuti e Kabasele firma il pareggio risolvendo una mischia in area.

La Fiorentina a quel punto inizia ad attaccare con continuità nel tentativo di segnare il gol che la porterebbe in Europa. Beltran è impreciso di testa, poi Okoye salva su Gudmundsson e soprattutto su Kean. Anche la girata di Mandragora finisce tra le braccia del portiere bianconero, ma a meno di dieci minuti dalla fine Kean trova il nuovo vantaggio, aiutato da una deviazione. Nel finale, da segnalare due occasioni per la Fiorentina, fermate in extremis da Okoye su Gudmundsson e da Kabasele su Kean.

È molto importante aver finito bene la stagione. Ed oggi, complice l'impresa del Lecce, che è andata a battere la Lazio allo stadio Olimpico, la Fiorentina ha fatto il regalo ai suoi tifosi. Almeno stavolta non ha sprecato l'occasione.

Udinese (3-5-2): Okoye; Kabasele, Bijol, Solet; Ehizibue, Atta, Karlstrom, Ekkelenkamp, Zemura; Lucca, Sanchez.

A disposizione: Sava, Padelli, Zarraga, Davis, Palma, Pafundi, Bravo, Giannetti, Pizarro. All. Runjaic

Fiorentina (3-5-2): De Gea; Comuzzo, Marì, Ranieri; Dodò, Mandragora, Richardson, Fagioli, Gosens; Beltran, Kean.

A disposizione: Terracciano, Martinelli, Pongracic, Gudmundsson, Moreno, Colpani, Ndour, Adli, Cataldi, Parisi. All. Palladino

Arbitro: Marcenaro

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