A Palazzo Vecchio striscione per Regeni e Zaki

Il sindaco Nardella alla vigilia della nuova udienza: “Serve serietà e impegno dell’Italia”. Bocci e Cocollini: “Noi solidali ma c’è tanta ipocrisia”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 gennaio 2021 17:12
A Palazzo Vecchio striscione per Regeni e Zaki

Uno striscione in memoria di Giulio Regeni e per chiedere la liberazione di Patrik Zaki è stato steso stamani fuori dal balconcino di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria. Erano presenti il sindaco Dario Nardella, il presidente del consiglio comunale Luca Milani e i capigruppo consiliari.

“Alla vigilia della nuova udienza del processo contro Zaki - ha dichiarato il sindaco Nardella - rinnoviamo la richiesta di impegno e serietà da parte del Governo in questa difficile e drammatica vicenda. Il giovane ricercatore detenuto in Egitto deve tornare presto libero”.

Un altro striscione per Zaki è appeso da alcune settimane sul terrazzo dell’ufficio del sindaco, sempre a Palazzo Vecchio.

Il consigliere Ubaldo Bocci ed il vice presidente del Consiglio comunale, il consigliere della Lega Emanuele Cocollini, hanno partecipato all’iniziativa del sindaco che ha deciso di apporre uno striscione per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alle vicende di Giulio Regeni e Patrik Zaky.

“Non possiamo non essere solidali per l’iniziativa che si è svolta questa mattina in Palazzo Vecchio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle vicende che hanno visto coinvolti prima Giulio Regeni ed ora Patrik Zaky ma c’è tanta ipocrisia dietro a queste testimonianze – spiegano Emanuele Cocollini ed Ubaldo Bocci – perché finché il Governo italiano continuerà ad intrattenere rapporti economici con l’Egitto, vendendogli addirittura navi ed armi, uno striscione sui palazzi della politica servirà a ben poco”.

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