A Firenze un ricordo di Matteotti e dei fratelli Rosselli

Iniziativa in programma l'11 giugno anche alla Domus Mazziniana di Pisa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 giugno 2024 06:49
A Firenze un ricordo di Matteotti e dei fratelli Rosselli

“L'11 giugno faremo un ricordo congiunto di Giacomo Matteotti e dei fratelli Rosselli. Sulla scia di Carlo Azeglio Ciampi: anche lui organizzò nell'immediato dopoguerra una commemorazione congiunta, dunque su questo seguiamo orme che sono prestigiose”. Lo ha dichiarato il presidente della Fondazione Circolo Rosselli di Firenze Valdo Spini, in occasione di un evento sul suo libro 'Carlo e Nello Rosselli. Testimoni di Giustizia e Libertà'.

Con l'avvicinarsi del 9 giugno – in cui si ricorda l'87° anniversario dell'uccisione dei fratelli Rosselli a Bagnoles de l'Orne in Francia - la rivista "Left", diretta da Simona Maggiorelli, ha infatti deciso di ripubblicare il libro di Spini, edito nel 2016 a Firenze da Clichy e da tempo esaurito. La riedizione si svolge in collaborazione con la Fondazione Circolo Rosselli. “Left" da parte sua lo manderà in omaggio ai suoi abbonati e lo metterà a disposizione dei lettori sul suo sito.

L'11 giugno è invece in programma alle ore 17 una iniziativa alla Fondazione Rosselli di Firenze (via degli Alfani 101/r) che vuole ricordare, in modo congiunto, il centenario dell'uccisione di Giacomo Matteotti (avvenuta il 10 giugno 1924) e l'87/o anniversario dell'assassinio dei fratelli Rosselli. Interverranno, oltre a Spini, anche Alberto Aghemo (Fondazione Matteotti) e Matteo Mazzoni (Istituto Storico della Resistenza). I saluti sono affidati da Vania Bagni (Anpi), Riccardo Saccenti (Fivl) e Roberto Ragazzini (Fiap).

“Socialismo liberale di Rosselli e socialismo riformista di Matteotti costituiscono insieme un punto di riferimento indispensabile per l'attualità della battaglia politica in Italia”, ha spiegato Spini.

Lunedì 10 giugno, a cento anni esatti dal rapimento e dall’assassinio di Giacomo Matteotti, il ricordo dell’Università di Pisa, della Domus Mazziniana e del Comitato Pisano per la storia del Risorgimento e dell’età delle rivoluzioni, a partire dalle 17.00 presso la Domus Mazziniana (via Massimo d’Azeglio 14 – Pisa).

La rievocazione della figura di Giacomo Matteotti si inserisce in un percorso coordinato dal Centro per l’Innovazione e la diffusione della Cultura, dell’Università di Pisa e dalla Domus Mazziniana che ha visto nel corso degli ultimi due anni coinvolti cittadini, studiosi e scuole, dalla pubblicazione da parte della Pisa University Press dei 5 volumi Matteotti si racconta, alle presentazioni al Pisa Book Festival e al Festival Più libri più liberi di Roma, dalla mostra Matteotti un ritratto per immagini, curata dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Giacomo Matteotti e dalla Fondazione di studi storici Filippo Turati, ospitata al Museo della Grafica, alla Serata Matteotti con Valentina Lodovini e Aldo Cazzullo al Teatro Nuovo e alla drammatizzazione dell’ultimo discorso di Giacomo Matteotti e della corrispondenza con la moglie Velia Titta da parte delle studentesse e degli studenti dell’IPSIA “Matteotti” di Pisa.

Lunedì 10 a rievocare Giacomo Matteotti sarà il prof. Enzo Fimiani, docente di storia contemporanea all’Università di Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara, che presenterà in anteprima nazionale il proprio volume Un’idea di Matteotti un secolo dopo (Bologna, Marianetti 1820, 2024). Fimiani fa parte del direttivo nazionale della Società italiana per lo studio della storia contemporanea e del Consiglio di indirizzo dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea ed è uno dei maggiori esperti italiani della storia della democrazia plebiscitaria e dei totalitarismi del XX secolo.

Il volume ripercorre la vicenda di Matteotti e della sua uccisione in modo non rituale. Di uno dei delitti più simbolici dell’intero Novecento non si vuole, infatti offrire un racconto dettagliato, ma utilizzarlo come punto di partenza per reinterpretare la figura di Giacomo Matteotti, proponendo al lettore alcune sfide intellettuali e civili: decostruire il mito per ricondurlo alla storia e alle sue molteplici variabili; «normalizzare» la sua uccisione togliendole la patina di evento eccezionale, non per fare opera di deminutio bensì per inserirla in contesti più ampi e complessi; riflettere, infine, sullo strano destino politico di Matteotti, icona del Novecento, ma, per certi versi, cattiva coscienza delle contraddizioni e dei cortocircuiti di tutte le famiglie politiche del secolo, nella «sua» sinistra come nelle destre, perché a nessuna omologabile, da nessuna manipolabile e, per tutte, «una macchia, una colpa».

A discutere con Enzo Fimiani saranno Emanuela Minuto, docente di storia contemporanea al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, studiosa dei movimenti democratici tra ‘800 e ‘900 e Sheyla Moroni, dell’Università di Firenze, dove insegna Public History e Storia sociale e culturale e che si occupa dei populismi fra XIX e XX secolo e della storia del socialismo italiano.

L’incontro, dopo i saluti istituzionali, sarà introdotto e coordinato da Giovanni Mennillo dell’Università di Pisa. Per informazioni e contatti: eventi@domusmazziniana.it tel: 05024174

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