"Agalma, il desidero come cura nella malattia mentale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 dicembre 1999 20:57

Stamani all'Istituto Francese si è tenuto il convegno "Agalma, il desidero come cura nella malattia mentale", a cura del centro di Ascolto e orientamento psicoanalitico di Pistoia. Il convegno era destinato a operatori psichiatrici, assistenti sociali, animatori psicologi, terapeuti, operatori del volontariato e a tutti i cittadini impegnati nell'ambito della salute mentale. L'idea è nata da un'esigenza e da una scommessa difficile: che il desiderio dell'operatore possa incontrare l'istituzione psichiatrica.

La convinzione è che solo attraverso questo incontro sia possibile ostacolare l'andamento della clinica psichiatrica attuale, che riduce l'essere umano alla sua malattia e dimentica che la malattia, tanto più se mentale è solo un modo regressivo, patologico, di esprimere una problematica umana, una sofferenza. Il convegno si proponeva soprattutto di mettere in evidenza il rischio di sclerotizzazione del rapporto tra un soggetto, il malato chiuso in se stesso, e un altro, il medico, chiuso nella sua specializzazione e il cui intervento è finalizzato esclusivamente all'eliminazione del sintomo.
Tra i relatori: Alessandro Guidi, psicoanalista e direttore del Centro di Ascolto; Domenico Cosenza, psicoanalista della Comunità terapeutica per Anoressico-bulimiche "La Vela" e membro della scuola europea di Psicanalisi di Milano (il suo intervento: "il desiderio dell'operatore nella comunità terapeutica"); Angelo Villa, psicanalista del Centro psico-sociale di Mariano Comense (il suo titolo: "desiderio e istituzione"); Carlo Pastore, psichiatra e direttore della Scuola di Antropologia trasformazionale di Napoli ("Lo psichiatra e il netturbino").
Il Centro di Pistoia svolge diverse attività.

Per informazioni dettagliate: via della Rosa 5, 51100 Pistoia, telefono 0573365774. Il prossimo seminario (dal 28 gennaio al 2 giugno) sarà dedicato a "Il disagio familiare: miti, legami e sintomi", cioè i miti che la psicanalisi ha individuato nella sua pratica clinica e ai quali corrispondono specifici legami affettivi, che sono veri e propri annodamenti invisibili, solidi e resistenti. Iscrizioni entro il 12 gennaio.
Il Centro di Orientamento psicanalitico sta raccogliendo firme per un movimento a favore dell'abolizione dei servizi psichiatrici di diagnosi e cura in Italia, da sostituire con un intervento operativo improntato all'accoglienza dei malati in crisi acuta in famiglie di volontari, supportate dal servizio sanitario con operatori e psicoterapeuti per tutta la durata della crisi.

La sperimentazione è già attiva a Napoli.

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