Oltre 150 progetti per la promozione di una cultura di pace, finanziati dalla Regione in 5 anni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 settembre 1999 18:04
Oltre 150 progetti per la promozione di una cultura di pace, finanziati dalla Regione in 5 anni

E' questo uno dei dati emersi oggi, in occasione della Conferenza regionale sulla pace, appuntamento annuale, giunto ormai alla terza edizione, che all'auditorium del consiglio regionale ha riunito enti locali, organizzazioni non governative, mondo della scuola e della ricerca universitaria, per tentare un bilancio sulle iniziative assunte in Toscana nell'attuazione della normativa regionale sulla promozione di una cultura di pace e per individuare le prospettive di impegno futuro.
La legge regionale ha permesso di finanziare iniziative di aggiornamento di insegnanti, corsi di nonviolenza per i bambini della scuola dell'obbligo, mostre e ricerche, seminari su culture e religioni diverse, campagne di adozione a distanza, centri di documentazione.

Per il prossimo anno, è stato ricordato durante i lavori, i progetti saranno selezionati sulla base della loro rispondenza agli obiettivi e alle tematiche contenute nell'"Agenda dell'Aja per la pace e la giustizia".
La conferenza ha consentito anche di segnalare un bando di concorso rivolto alle scuole della Toscana, per la presentazione di elaborati sui "diritti e le opportunità per i minori migranti, indigeni ed appartenenti ad etnie minoritarie nel mondo" - iniziativa assunta per il decimo anniversario della Convenzione dei diritti del bambino - e di esprimere il sostegno alla proposta del comune di Stazzema per l'istituzione di un "parco nazionale della pace" nei luoghi dell'eccidio nazista.
Sullo sfondo della conferenza, anche la tragedia di Timor Est.

"E' incredibile quello che sta avvenendo - ha ricordato l'assessore alle politiche sociali, Simone Siliani - E soprattutto e' incredibile il peso diverso che assume per la comunita' internazionale un cittadino del Kosovo e uno di Timor Est. Si motiva un conflitto militare a tutela dei diritti umani nell'ex-Jugoslavia e poi si assiste immobili ad un genocidio".

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