Se risparmiare attraverso l'uso oculato delle risorse e' utile soprattutto per investire e quindi aumentare i servizi, come ha ricordato stamani l'assessore al diritto alla salute Claudio Martini nel suo saluto al seminario "Strumenti del controllo economico nel sistema sanitario" in auditorium del Consiglio regionale, il possesso di uno strumento come l'Osservatorio dei costi aziendali, che diventa da oggi operativo dopo un anno di sperimentazione in piena collaborazione con aziende sanitarie e ospedaliere, risulta fondamentale.
Il primo obiettivo dell'osservatorio e' quello di arrivare a monitorare almeno il 75 per cento di una spesa regionale che oscilla ormai, tra contributo del fondo sanitario nazionale e risorse regionali e aziendale, intorno ai 7mila miliardi di lire. Dato positivo, ha rilevato ancora Martini, e' gia' comunque la verifica del contenimento del deficit toscano nel 1998 a 200 miliardi, dopo la curva triennale 1995-1997 di crescita, a causa della permanente sottostima del fondo nazionale rispetto alla spesa reale e prima del rinnovo dei parametri di assegnazione dal semplice pro-capite alla considerazione delle particolarita' territoriali e di composizione della popolazione: si passa dai 283 miliardi del 1995 ai 405 del 1996 ai 576 del 1997, autentico "annus horribilis" dei bilanci sanitari regionali per la pioggia di costi aggiuntivi dovuti al rinnovo del contratto di lavoro e del sistema di versamenti previdenziali del personale e l'aumento dell'Iva sui farmaci.
Una
situazione, ha ricordato Martini, ormai in fase di aggiustamento dopo
l'intesa politica con la ministro Bindi sui circa 22 mila miliardi per il
ripiano del debito pregresso e sul fondo nazionale a 116mila miliardi per il
bilancio 2000.
Contributi ai lavori sono venuti da rappresentanti di Confindustria,
dell'Anci, dell'Agenzia regionale di sanita', dei sindacati dei medici e dei
lavoratori del servizio sanitario regionale, dell'Aiop e del coordinamento
dei centri di riabilitazione no-profit, del Cuspe, della sezione regionale
della Corte dei conti, delle aziende sanitarie ed ospedaliere della Toscana.