Rapporti tra pubblico e privato per l'attività di ricovero ospedaliero tra il 1999 e il 2001

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 luglio 1999 18:58
Rapporti tra pubblico e privato per l'attività di ricovero ospedaliero tra il 1999 e il 2001

Sono stati definiti con la firma di un'apposita convenzione triennale tra Aiop, l'associazione delle strutture ospedaliere private rappresentata dal presidente regionale Paola Valori, Aris, l'insieme degli strutture gestite da enti religiosi rappresentata da padre Efisio Locci, aziende sanitarie locali, per le quali ha siglato l'intesa il direttore dell'Asl di Viareggio Mauro Pallini, e Regione, rappresentata dall'assessore regionale al diritto alla salute Claudio Martini. L'accordo sottolinea la comune volontà di tutti i soggetti partecipanti alla concertazione regionale di raggiungere gli obiettivi strategici previsti dal piano sanitario regionale 1999-2001: i risultati raggiunti nel triennio 1996-1998 sono stati lusinghieri, avviando la logica della deospedalizzazione e dell'azione preventiva: i ricoveri sono diminuiti del 13 per cento con una riduzione dell'incidenza sulla spesa di oltre il 6 per cento.

Ma l'obiettivo dei 160 ricoveri ogni mille abitanti registra ancora uno scarto da colmare del 5%.
Le linee di intesa toccate dal nuovo accordo puntano all'individuazione di percorsi alternativi al ricovero ospedaliero "classico", capaci di assorbire eventuali sfondamenti dei tetti dati attraverso l'integrazione con i servizi territoriali. La ricerca di nuove forme di assistenza alternative al ricovero, attraverso la creazione di strutture innovative come hospice, alberghi sanitari e ospedali di comunità.

Il consolidamento ed lo sviluppo di attivita' medico-chirurgiche di alta qualità, finalizzate anche alla riduzione delle liste di attesa. La riorganizzazione delle strutture neuropsichiatriche per favorire la deistituzionalizzazione dei processi di cura nei casi di malattia mentale.
Il rapporto tra privato e pubbliche sara' regolato soprattutto a livello locale nel rispetto delle necessita' verificate territorialmente, tramite la trattativa concordata tra Asl e aziende che sfocerà in un contratto valido per tre anni sulla base di uno schema quadro fornito dagli uffici regionali.

Nel contratto saranno chiaramente indicati il budget concordato e le modalità di remunerazione delle attivita' svolte. Altro elemento essenziale la negoziazione sulla base di progetti, capaci di puntare al rispetto del budget, ma anche dei livelli occupazionali e delle vocazioni imprenditoriali, quindi di consentire la necessaria flessibilità al sistema assistenziale della sanità toscana. "Un modo per superare rigidità del passato - ha sostenuto l'assessore Martini- legate a momenti di emergenza che il servizio sanitario regionale e' ormai avviato a superare grazie all'opera di tutti i soggetti in questi ultimi anni".

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