Elezioni: il caso fiorentino dei Comunisti italiani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 1999 13:20
Elezioni: il caso fiorentino dei Comunisti italiani

Conferme e sorprese dallo spoglio dei voti per il Consiglio comunale. Graziano Cioni è il consigliere eletto con il maggior numero di voti, oltre 1.700 preferenze, seguito da Anche Achille Totaro di An e Eugenio Giani dello Sdi. Delusione invece per l'ex assessore alla cultura Guido Clemente, primo dei non eletti nella lista di Rinnovamento Italiano.
La vera sorpresa a sinistra è però il risultato dei Comunisti italiani che hanno superato in voti i rivali di Rifondazione comunista, 11.191 contro 10.936.

In molti giurano si sia trattato dell'effetto confusione, generato dal fatto che molti elettori hanno votato per il partito di Cossutta non volendo, tratti in inganno dalla somiglianza dei simboli dei due partiti e dalla loro vicinanza nella sterminata scheda delle 24 liste concorrenti. In effetti se si analizzano i risultati si scopre che i nuovi consiglieri comunisti sono stati eletti con un numero di preferenze sorprendentemente basso. Il rapporto tra voti e preferenze espresse per i Comunisti è del 4%, mente sale per Rifondazione al 12%.

Rapporto simile a quello del PRC anche per le altre liste dell'area di sinistra: gli Indipendenti autoconvocati della Ferretti hanno un rapporto voti/preferenze del 20%, gli Umanisti del 16% e Unità nuova di Barlozzetti del 20%. Dunque la bassa percentuale di preferenze dei Cossuttiani si può facilmente spiegare con un apporto di voti per errore dall'elettorato di Rifondazione. E si può immaginare si tratti di migliaia di voti, nel senso che i Comunisti italiani non avrebbero dovuto superare i 5.000.

Ma si sa che la politica elettorale è fatta anche di queste cose.
Leonardo Domenici ha intanto trascorso la prima giornata da sindaco tra un'intervista radiofonica e una televisiva. nei prossimi giorni si occuperà della composizione della giunta pronta entro fine giugno, dei nomi degli assessori e della sua segreteria. Affermazione del centrosinistra anche nei 5 quartieri fiorentini, dove la coalizione ha riconquistando il Quartiere 2. Successo personale di Eros Cruccolini, presidente del Quartiere 4, che ha raccolto 1.220 preferenze.

Al Quartiere 5 Goffredo Tripi (Ds) ha superato nelle preferenze la capolista Stefania Collesei.
Nel resto della regione il centrosinistra mantiene il controllo già al primo turno delle 8 amministrazioni provinciali da rinnovare perché il centrodestra perde la Provincia di Grosseto. Nel consiglio provinciale di Firenze i DS ottengono 16 consiglieri, I Democratici 2, il PPI 1 (oltre il presidente Gesualdi) i comunisti italiani 2, i Verdi 1, Rifondazione comunista 3, FI 6, AN 4 e il CCD 1.
Nei comuni capoluogo il centrosinistra vince a Firenze, Livorno e Prato.

Ad Arezzo ci sarà il ballottaggio, ma l'Ulivo parte in vantaggio. Sconfitta la destra nel Grossetano e in particolare all'Argentario. In totale sui 35 comuni sopra i 15.000 abitanti in cui si è votato, il centrosinistra ne conquista 29, il Polo solo 2 e quattro vanno al ballottaggio: oltre ad Arezzo, Sansepolcro, Lastra a Signa e Massarosa. Su 190 comuni più piccoli il centrosinistra vince in 161. Al Polo vanno 29 in particolare in lucchesia: a Capannori 18% al Ccd e a Montecatini.

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