Il provvedimento e' stato approvato in Consiglio regionale con i voti favorevoli dei gruppi di Toscana Democratica. Hanno votato contro Ccd, Forza Italia, Rifondazione comunista e Partito dei comunisti italiani. Alleanza nazionale non ha partecipato alla votazione.
Obiettivo della legge e' promuovere lo sviluppo del settore e favorire la migliore distribuzione delle merci e dei prodotti su tutto il territorio regionale. Sara' uno specifico regolamento a fornire indicazioni dettagliate sulle varie forme di integrazione tra periferie e zone urbane nelle aree commerciali metropolitane, tra le varie forme di vendita e servizi pubblici nei bacini di utenza omogenei, tra le attivita' turistico-ricettive e le attivita' produttive nei centri storici.
Il regolamento disciplinerà, inoltre, le procedure da seguire per il rilascio dell'autorizzazione per le grandi strutture di vendita. Sempre nel regolamento saranno definiti i criteri di priorità per il rilascio delle autorizzazioni all'apertura di grandi e medie strutture di vendita in seguito a concentrazione, o accorpamento di strutture preesistenti. Sara' invece compito di specifiche direttive urbanistiche fornire ai comuni i criteri da seguire per individuare le aree compatibili con insediamenti commerciali ed in particolare quelle per le medie e le grandi strutture di vendita.
Nei centri storici, nelle zone montane ed insulari e nei centri minori i comuni potranno subordinare l'apertura di esercizi di vendita a specifiche prescrizioni. I comuni dovranno adeguare i propri strumenti urbanistici entro 180 giorni, altrimenti scattano i poteri sostitutivi della Regione. Sara' inoltre istituito un osservatorio regionale sul commercio.
"Sono atti che apporteranno una radicale modernizzazione di un settore che interessa l'intera platea dei cittadini consumatori, oltre naturalmente gli operatori, e che segnerà profondamente la qualità dello sviluppo economico della nostra regione" ha commentato il presidente della commissione Attività produttive Angelo Fruzzetti (Pds), relatore del progetto.
"E' una falsa liberalizzazione -ha invece commentato vicepresidente del consiglio regionale Denis Verdini (Forza Italia)- perche' si passa dai vecchi piani del commercio alla nuova programmazione urbanistica". "La legge individua obiettivi condivisibili, ma che le norme previste non consentono di raggiungere" ha affermato Giuseppe Del Carlo (Ccd). Secondo Olivio Ghilarducci (Ppi): "Nel suo iter e' stata stravolta da molti interventi''. Per l'Assessore regionale alle attivita' produttive Michele Ventura: "In questi anni abbiamo autorizzato l'apertura di una grande distribuzione in maniera controllata e molto al di sotto di ciò che poteva essere autorizzato".