Via libera ai finanziamenti per i Patti territoriali toscani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 1999 11:56
Via libera ai finanziamenti per i Patti territoriali toscani

Con la stipula ufficiale di ieri da parte dei soggetti pubblici, siamo arrivati all'atto finale che precede la concreta possibilità di accedere agli oltre 300 miliardi di finanziamenti statali che dovrebbero attivare, insieme alle altre risorse pubbliche e a quelle dei privati, investimenti per complessivi 1500 miliardi. Una sfida che si giocherà tutta a livello locale e che avrà per protagoniste le forze economiche, sociali e istituzionali dei territori coinvolti.
Dopo la firma dei decreti da parte del ministero del tesoro per i Patti territoriali di Grosseto, Livorno, Massa Carrara, Valdichiana-Orvietano-Trasimeno e Piombino-Val di Cornia, le delibere del CIPE che danno il via libera al finanziamento per il patto dell'Appennino centrale e le prospettive di imminente finanziamento per il patto di Pisa (inserito anche nell'Intesa istituzionale di programma), per i patti siglati nella nostra regione si apre una nuova fase, decisiva, che dovrebbe sfociare nella realizzazione di quasi 300 progetti e in nuove possibilità di lavoro per non meno di 4000 persone.
Oggi tutti i soggetti pubblici coinvolti (le Province di Arezzo, Grosseto, Livorno, Massa Carrara, Pisa, Siena, i sindaci di Livorno, Piombino, Collesalvetti, il presidente del circondario della Val di Cornia, delle comunità montane di Val Tiberina e Casentino) stipuleranno dunque ufficialmente i Patti sottoscritti.

Al momento sono arrivati alla fase della stipula Grosseto, Massa Carrara, Livorno, Orvietano.Amiata-Trasimeno e Piombino-Val di Cornia; per Pisa si prevede l'approvazione con il bando che dovrebbe concludersi entro aprile, mentre l'Appennino centrale, il cui iter e' stato diverso, e' stato approvato e finanziato direttamente dal CIPE. L'occasione della stipula non Š quindi un fatto formale, ma un atto decisivo. L'invio del Patto stipulato dai soggetti pubblici alla Cassa depositi e prestiti da' infatti la possibilità di accedere materialmente ai finanziamenti, consentendo così di partire con gli interventi previsti.
Ma a questo fatto di per se' già importante, si aggiunge oggi una novità di rilievo.

Comuni, Province, Comunità montane e gli altri enti pubblici sottoscrivono con la Regione anche un protocollo d'intesa, una carta di impegni che tutti gli attuatori devono rispettare, un preciso percorso per arrivare alla tempestiva e corretta realizzazione dei progetti inseriti nelle sette intese. Fra gli impegni fissati dal protocollo anche quelli della Regione, che si propone di seguire passo passo l'attuazione. La Regione dunque, coerentemente con il ruolo assegnato allo sviluppo locale, oltre ad averne individuato l'importanza strategica e aver sostenuto fin dall'inizio questo strumento di programmazione, intende proseguire sulla strada intrapresa.

Il protocollo d'intesa prevede infatti la conferma integrale degli impegni rispettivamente assunti e sottoscritti con gli accordi fra i soggetti pubblici, il massimo impegno nei confronti dell'amministrazione centrale per l'attivazione dei patti presentati ma non ancora giunti alla fine dell'iter un'azione di impulso, sollecitazione e indirizzo per la realizzazione degli interventi, un sistema di monitoraggio e una verifica periodica dello stato di avanzamento dei progetti. La Regione si impegna inoltre a garantire il coordinamento operativo con le altre regioni coinvolte (Emilia-Romagna, Umbria, Marche) nei patti multiregionali.
I Patti e il protocollo d'intesa sono stati firmati per la Regione dal presidente Vannino Chiti e dall'assessore alle intese Mauro Ginanneschi.

Il presidente Chiti ha ricordato che anche il patto di Pisa sarà, con aprile, varato e finanziato portando così a sette il totale dei Patti arrivati al traguardo nella nostra regione. "Ci abbiamo creduto fin dall'inizio - ha detto il presidente - abbiamo puntato sulla collaborazione fra forze sociali, economiche e autonomie locali e sono convinto che ci siano i presupposti perché queste intese producano i risultati previsti nei tempi previsti, cioè in un triennio". Apprezzamento per l'azione determinante della Regione è stato espresso da tutti i rappresentanti di Province e Comuni presenti che hanno sottolineato, in particolare, l'importanza di aver previsto una verifica periodica sull'andamento dei lavori.

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