Professore mi faccia laureare!

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 marzo 1999 12:44
Professore mi faccia laureare!

Si tratta di una storia vera: perciò bisogna leggerla con attenzione. La studentessa A., iscritta alla Facoltà X dell'Università degli Studi di Firenze, e frequentante l'indirizzo Y si è rivolta al professor B., titolare della cattedra Z, per chiedere finalmente la tesi. Il professor B., evidentemente oberato di lavoro, ha risposto legittimamente di non essere in grado di accordare un titolo. Per questa ragione ha invitato la laureanda a rivolgersi alla professoressa C., moglie del professor B., attualmente docente alla facoltà X (indirizzo Y).

La professoressa C. a sua volta ha espresso, legittimamente, la propria difficoltà a seguire la studentessa, perciò l'ha invitata legittimamente ad affinare la propria preparazione, in attesa di affrontare la tesi, attraverso l'iscrizione al Master N (costo circa 6 milioni di lire). Il Master è coordinato e presieduto dal professor B., legittimamente. La studentessa, dapprima un po' perplessa e scoraggiata, ha nuovamente affrontato l'argomento con la professoressa, per chiarire la questione del Master.

Ad onor di cronaca la prof. C. ha ritrattato con la stessa studentessa il primo suggerimento, anzi le ha assicurato che A. avrebbe potuto seguire il Master gratuitamente (e allora a che titolo, ci domandiamo?). In conclusione A. non si è iscritta al Master e non è riuscita ad avere la tesi. Delusa ha chiesto aiuto al professor D, docente in K (tutta un'altra braca e del dipartimento K), il quale segue già 25 tesi in quella materia, e nonostante abbia affisso un cartello a caratteri cubitali fuori del suo ufficio dove si legge la seguente frase: "Non si accettano studenti dell'indirizzo Y per tesi", quest'anno ha già concesso ben 8 tesi ai transfughi dell'Y. Morale della favola: tutto è legittimo, non vi sono omissioni di servizio, ciascuno ha fatto il proprio dovere, ma i cattedratici di Y, con un po' di buona volontà, dovrebbero spiegare come mai i loro studenti chiedono la tesi ai loro colleghi di K, mentre gli studenti del K non si sono mai rivolti all'indirizzo Y per risolvere un problema di overdose da impegni.

Spiegare, si intende non agli studenti (clienti di un servizio pubblico che costa ormai in media 2 milioni di lire all'anno), ma almeno al preside della Facoltà e al rettore dell'Università.

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