Giovani e cittadinanza elettronica: ma dei giovani non c'è traccia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 1999 11:21
Giovani e cittadinanza elettronica: ma dei giovani non c'è traccia

In occasione della Festa di Internet organizzata dal Comune di Firenze venerdì 19 marzo alle 15:30, presso il Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio, gli esperti si riuniscono per parlare della comunicazione giovanile in ambiente telematico. Ci sono: Claudio Forgheri, Project Manager di Stradanove (Progetto Telematico del Comune di Modena e della Regione Emilia Romagna); Rosanna Tocco, Responsabile Rete Civica del Comune Prato; Davide Venturini, Coordinatore di Move, Sito del Progetto Giovani del Comune di Prato; Alessandro Villani, Direttore Sistemi Informativi del Comune di Firenze; Niccolò Villiger, Rappresentante della Rete dei Collettivi Studenteschi di Firenze; Stefano De Martin, Consulente del Progetto "Cantieri Giovani" del Comune di Firenze; Andrea Papini, Preside Istituto Tecnico Leonardo da Vinci.

Si tratta dunque di una tavola rotonda tra 20/30 persone per lanciare un sito giovanile fiorentino appoggiato alla rete civica Progettare l'accesso dei giovani alla comunicazione telematica è un tema difficile poiché i suoi contorni, almeno in Italia, sono ancora poco chiari. Certo la rete sembra offrire uno sbocco ai giovani, a cui l'industria della comunicazione sino ad oggi non aveva concesso molto. Ma è possibile che a promuovere questa opportunità siano proprio le istituzioni, contro le quali, è assai probabile, una sincera e libera comunicazione giovanile finirebbe per scagliarsi (descrivendo pubblicamente il disastro organizzativo e dei contenuti della nostra scuola, pretendendo dalla politica più spazi di socialità non solo virtuale, contestando un sistema che ipoteca il futuro professionale dei ragazzi per offrire privilegi economici ai loro genitori)? E' cioè possibile attivare la volontà della comunicazione in un soggetto senza animare in lui anche la consapevolezza del proprio ruolo sociale? E' a tali quesiti prioritari che gli "esperti" dovrebbero dare una risposta.

A meno che al convegno istituzionale non intervengano anche dei giovani!

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