Mario Primicerio ha scritto ai Sindaci della di Asmara e di Addis Abeba:
"Caro Sindaco,
la ripresa delle azioni di guerra nel Corno d'Africa tiene in ansia ed è fonte di forte preoccupazione per la città di Firenze. Non solo per i legami di amicizia che legano le nostre due città, ma anche perché a Firenze vivono, studiano, lavorano molti cittadini eritrei. Negli ultimi due anni la nostra città ha ospitato con calore, entusiasmo e partecipazione i primi due raduni delle comunità eritree d'Italia dopo la liberazione.
Come Lei sa, il Patto di gemellaggio firmato nella sua città il 21 gennaio del 1992 non faceva che ribadire e formalizzare una antica amicizia manifestatasi durante tutti gli anni della lotta per l'indipendenza del popolo eritreo. Nel mio recente viaggio negli Stati Uniti d'America, invitato a parlare ai sindaci americani, ho sottolineato che le città dovranno avere un ruolo sempre più attivo nella vita politica, il ventunesimo secolo sarà il secolo delle città. Le città, i loro abitanti, uomini e donne, sono chiamati a svolgere un ruolo attivo all'interno della politica degli Stati.
E' infatti all'interno delle comunità locali che dovremo lavorare con impegno per affrontare e risolvere i temi legati alla convivenza, alla sicurezza, e soprattutto dovremo impegnarci per costruire la pace. Firenze vuole ribadire la sua totale e piena disponibilità a collaborare con la sua città in quei settori che Lei riterrà più urgenti per la qualità della vita dei cittadini di Asmara. Volentieri accoglieremo qualsiasi suggerimento di concreta collaborazione che Lei riterrà utile. Firenze è impegnata, e utilizzerà tutti i canali disponibili, affinché i popoli che vivono nel Corno d'Africa possano ritrovare la pace, unica via dello sviluppo.
Proprio per questo, nei giorni scorsi, ho scritto ai Presidenti di Eritrea ed Etiopia".
