"La Serva Padrona"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 febbraio 1999 19:57

Questa volta Serpina ha non uno, ma due burberi padroni da servire e sedurre. Vanno infatti in scena a Firenze, dal 9 al 16 febbraio al Teatro Goldoni per la Stagione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, "La Serva Padrona" di Giovanbattista Pergolesi e l'omonimo titolo musicato da Giovanni Paisiello a quasi cinquant'anni di distanza. Nella stessa serata (e sabato 13 febbraio addirittura con doppia recita pomeridiana e serale) le due versioni del "triangolo" amoroso costituito dalla servetta Serpina, dal muto Vespone, suo collega e complice, e dal brusco e attempato Ubaldo di lei innamorato ma restio alquanto ad impalmarla fino a che le circostanze non lo inducono a trasformare Serpina nella sua signora e padrona, avranno i medesimi giovani interpreti: Carla Di Censo protagonista in alternanza con Donata D'Annuzio Lombardi, Giorgio Susian e Carlo Cigni (Ubaldo), Antonio Caporilli (Vespone).

Direzione affidata a Corrado Rovaris, anche Maestro al cembalo e alla guida dell'Orchestra del Maggio, e la regia di Lorenza Cantini; ma due e molto diversi sono gli allestimenti e le ambientazioni che la regista milanese ha richiesto ai due scenografi Francesco Zito, che ha disegnato per Pergolesi interni e costumi fine Ottocento, ed Elisabetta Pajoro il cui Paisiello si collocherà in fantasiose cornici di ispirazione dichiaratamente magrittiana, con tanto di ombrellini e bombette fluttuanti nel cielo, in un'epoca intorno agli anni Trenta del nostro secolo.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza