L'insediamento delle officine per la produzione e distribuzione del gas illuminante, nell'area compresa tra l'Arno e la via Pisana, risale al granducato di Leopoldo II e precisamente al 1844, data in cui venne data ufficialmente in consegna dal Comune alla società Mongolfier Bodin. Il serbatoio superstite, simbolo dell'intera zona, è rimasto in funzione fino al 1973, anno in cui l'area è passata dalla società concessionaria al Comune. Da allora l'area è in stato di abbandono. La sistemazione dello spazio all'intorno dell'ex gasometro di San Frediano, è partita con un concorso europeo, bandito nel 1994.
A questo si aggiunse nel 1995 l'inserimento delle residenze di proprietà pubblica, esistenti ai margini dell'area. Un workshop, intitolato "Un Gasometro per l'Europa" si è tenuto dal 27 febbraio al 6 marzo 1997. Successivamente si è arrivati, alla candidatura del recupero dell'area come intervento Giubilare, in base ad un progetto preliminare redatto dai tecnici dell'Amministrazione, che prevede residenza servizi e spazi pubblici e sociali.
