28 aprile: Giornata mondiale sicurezza e salute sul lavoro

Palagi e Bundu (SPC): "Non sappiamo quale sia lo spirito del tavolo che si aggira in Palazzo Vecchio. Polemiche autoreferenziali a parte, il tema è centrale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 aprile 2020 17:16
28 aprile: Giornata mondiale sicurezza e salute sul lavoro

"Il 28 aprile è la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro. La centralità dei diritti di chi impegna il proprio tempo di vita per uno stipendio è diventata tragicamente cruciale in queste settimane. Pare purtroppo essere già oscurata, perché "l'economia deve ripartire". Così Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune, che proseguono: "Di nuovo sembra volersi invertire la logica sbagliata delle nostre società, in cui il profitto (di chi?) viene prima ancora della felicità delle persone.

Quasi la classe lavoratrice fosse da considerarsi strumento dell'economia e non l'economia uno strumento umano... Capiamo che posta in questi termini possa apparire filosofia politica. Però questa emergenza Covid-19 rende necessario smontare la retorica sposata negli ultimi decenni da centrodestra e centrosinistra. Il nuovo equilibrio da trovare parte dalla sostenibilità ambientale e da un'equità sociale del tutto travolta nel nuovo millennio.

Un altro mondo è possibile era uno slogan di venti anni fa. Ora sappiamo quanto sarebbe stato importante vincere quella battaglia politica, repressa a Genova e avversata con violenza dai "grandi" che hanno governato. La classe lavoratrice non ha bisogno di medaglie e di martiri. Meno eroismo, più tutele.

Questo 28 aprile ci trova in una situazione straordinaria, richiede il rinnovo di un impegno inedito a difesa della sicurezza nei luoghi di lavoro, per risolvere i nuovi problemi e quelli presenti anche prima della pandemia.

Spiace che proprio oggi in Rete Civica si consumi una polemica tra gruppi sullo "spirito del tavolo unitario". C'era uno spirito che si aggirava per l'Europa un tempo, oggi qualcosa di analogo vorremmo ci fosse anche in Palazzo Vecchio, ma meriterebbe una diversa attenzione a ciò che avviene fuori dal Consiglio comunale... che non è solo una questione di numeri relativi al distanziamento".

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