25 Aprile: le celebrazioni del 76° anniversario della Liberazione

Tutte le iniziative in programma sul territorio toscano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 aprile 2021 08:00
25 Aprile: le celebrazioni del 76° anniversario della Liberazione

Il 25 aprile- Le piazze restano chiuse, ma il Covid non cancella lo spirito del 25 aprile, un giorno importante per la storia italiana. Si ricorda la Liberazione, che avvenne nel 1945, dal governo fascista e dall'occupazione nazista. La Festa del 25 aprile è conosciuta anche come anniversario della Resistenza, giornata nella quale si rende omaggio ai partigiani di ogni fronte che a partire dal 1943 contribuirono alla liberazione dell'Italia.

A Firenze ARCI commemora il 25 Aprile con l'iniziativa Resistere Pedalare Resistere. Doppio appuntamento alle ore 10, per passeggiare, o pedalare. L'iniziativa è anche dedicata al sostegno dei Circoli ARCI del territorio fiorentino.

L'omaggio ai cippi del territorio, la celebrazione in Fonte Santa, alla casina dei partigiani che liberarono Firenze. E poi, un docufilm per ripercorrere la storia di Radio Cora, uno dei simboli della lotta di Resistenza in Toscana. Bagno a Ripoli celebrerà così il 76° anniversario della Liberazione il prossimo 25 Aprile. Una giornata, quella di domenica, che non potrà svolgersi con il consueto coinvolgimento delle scuole e della cittadinanza. Ma che, con le iniziative promosse dal Comune e dall'Anpi Bagno a Ripoli sezione “Pietro Ferruzzi”, conserverà e replicherà momenti di riflessione sulla lotta partigiana che condusse alla sconfitta del nazifascismo con grandi atti di eroismo e sacrifici vissuti anche sul territorio ripolese e fiorentino.

Approfondimenti

La giornata si aprirà con la tradizionale deposizione delle corone commemorative. Si partirà nella prima mattinata dal cimitero di San Piero a Ema a Ponte a Ema. L'iniziativa è organizzata in collaborazione con il Quartiere 3 del Comune di Firenze e il Comitato Unitario di Ponte a Ema per la Celebrazione del 25 Aprile. Saranno presenti il sindaco Francesco Casini, la presidente del Q3 Serena Perini, il presidente dell'Anpi Bagno a Ripoli, Luigi Remaschi, il presidente del Consiglio comunale di Bagno a Ripoli, Francesco Conti. Una corona di fiori sarà successivamente deposta alla Porta della Memoria a Bagno a Ripoli, ai Giardini della Resistenza ad Antella e al cippo intitolato a Doriano Galli, medaglia d'Argento al valor militare, a Grassina. Qui saranno presenti il vicesindaco Paolo Frezzi e Maddalena Galli, figlia di Doriano.

Successivamente, il sindaco, il presidente Remaschi e il presidente Conti si recheranno in Fonte Santa, dove collocheranno una corona di fiori alla casina che nell'estate del '44 dette rifugio ai partigiani della Brigata Sinigaglia protagonisti della Liberazione di Firenze. Gli interventi del sindaco e di Remaschi potranno essere seguiti su Facebook sulla pagina del Comune.

Le iniziative proseguiranno alle ore 18.00 sul canale Youtube del Comune con la proiezione del docufilm “Radio CoRa” di Alessandra Povia Valdimiro. Realizzato nel 2010, il film racconta le vicende dell'emittente clandestina ideata dagli esponenti del Partito d'Azione che dal gennaio al giugno 1944 mantenne i contatti tra la Resistenza toscana e i comandi alleati.

“Per il secondo anno – dichiara il sindaco Casini – trascorreremo la Liberazione facendo i conti con la pandemia. Non potremo vivere questa giornata insieme ai bambini delle scuole come da tradizione. Ma non rinunceremo a festeggiare la Liberazione e con lei chi permise che il nostro Paese, ormai 76 anni fa, tornasse a vivere, sconfiggendo la dittatura nazifascista, liberandolo dalle leggi razziali e dall'odio”.

“Ancora un 25 Aprile – commenta il presidente Remaschi - per ricordare chi c'era 76 anni fa e per lanciare un appello e una speranza a noi contemporanei e soprattutto ai nostri giovani, che ancora possono fruire di quel patrimonio immenso fondato dai partigiani: il sogno di Libertà e uguaglianza fra tutte le persone del genere umano. Evviva il 25 Aprile!”.

“Il Consiglio comunale – dichiara il presidente Conti - è la massima espressione di democrazia di una comunità. Democrazia che si fonda su un confronto costante e quotidiano delle scelte che riguardano il nostro territorio e il nostro Paese e che hanno le sue radici più profonde proprio nella lotta di Liberazione che noi oggi commemoriamo. Tutto nasce dal sacrifico di quelle donne e di quegli uomini che non si sono risparmiati pur di lasciarci una società migliore. Per questo oggi, il Consiglio Comunale di Bagno a Ripoli, con i suoi gruppi di maggioranza e opposizione, si trova unito nel ricordo i protagonisti della Resistenza che il 25 Aprile di 76 anni fa ci donarono una società libera”.

Il Comune di Lastra a Signa ricorderà l’anniversario della Liberazione dal nazifascismo con una cerimonia che si terrà, in forma ridotta e senza la presenza di pubblico, domenica 25 aprile a partire dalle 10. Sarà possibile seguire l’iniziativa in diretta sulla pagina Facebook ufficiale del Comune. La mattinata partirà con la deposizione delle corone al Monumento ai Caduti in piazza Sandro Pertini da parte del sindaco Angela Bagni, del presidente del consiglio comunale Nicola Montemurro e del presidente della sezione Anpi Bruno Terzani di Lastra a Signa Mauro Marzi.

Seguiranno gli interventi del sindaco e di Valentina Baronti dell’Anpi Bruno Terzani. Sarà presente anche una rappresentanza di Aned Firenze, della Banda Musicale della Misericordia di Malmantile e del consiglio comunale dei ragazzi. Alle 10.30 in sala consiliare in piazza del Comune saranno premiati i vincitori del concorso letterario Una storia partigiana, promosso dall’Anpi Bruno Terzani Lastra a Signa. In palio, sia per la sezione poesia che per quella dedicata alla letteratura, alcune opere donate da artisti locali come Enzo Borgini, Roberta Mazzoni, Andrea Lemmi, Tiziana Faccendi e Elisa Lucci.

Lunedì 26 aprile anche l’Istituto Comprensivo di Lastra a Signa ricorderà questo importante anniversario: in tutte le classi terze della scuola secondaria di primo grado Leonardo Da Vinci sarà proiettato il film Tutti a casa diretto da Luigi Comencini, a seguire dibattito e riflessioni da parte degli studenti.

In Valdisieve il corteo si sposta dalla piazza alla piattaforma, con ancora più determinazione per celebrare questa festa nazionale, nonostante le restrizioni imposte. La giornata si svolgerà con il seguente programma: alle 10.00 si terranno le celebrazioni ufficiali, con la deposizione delle corone, manifestazione istituzionale, in forma statica alla presenza dei Sindaci di Pelago, Pontassieve, Rufina, Reggello, Londa, San Godenzo e di un rappresentante Anpi, nel rispetto delle normative anticovid. Le corone verranno deposte ai monumenti ai Caduti di piazza Vittorio Emanuele e in piazza XIV Martiri a Pontassieve ed in Piazza dell'Unità Italiana e Piazza Verdi a San Francesco.

Alle 18.00 le celebrazioni si ampliano con l’evento online “Finestre Resistenti” organizzato dalle amministrazioni locali insieme alle associazioni del territorio, in particolare ANPI Valdisieve, ANED sez. Firenze, FNP Cisl Valdisieve, Cgil Valdisieve, Spi Cgil Pontassieve Pelago, SociCoop Valdisieve.

Parteciperanno: Monica Marini Sindaca di Pontassieve, Nicola Povoleri Sindaco di Pelago, Vito Maida Sindaco di Rufina, Matteo Mazzoni Direttore dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza, Enrico Chiavacci di ANPI, ed infine il saluto conclusivo di Natale Benvenuti il Partigiano “Stoppa”.

Tra un intervento e l’altro saranno proiettati dei piccoli video, a cura del CdA del Comune di Pontassieve, sui luoghi della memoria della Valdisieve così da poter visitare almeno virtualmente Pievecchia, Podernovo e Berceto, presidi fisici e viventi della liberazione. L’evento sarà visibile nei canali social dei Comuni di Pelago, Pontassieve e Rufina.

Silvano Stefanacci e Aldo Fedi erano partigiani e cittadini di San Piero a Sieve. Negli atti ufficiali dell’ex Comune di San Piero a Sieve Silvano Stefanacci viene descritto come un ragazzo tranquillo e riservato che frequentava l’Azione Cattolica costituita da padre Don Antonio Boschi dove i giovani si incontravano e facevano anche attività sportiva, ma contro la volontà dei dirigenti della Casa del Fascio che volevano i giovani appartenenti esclusivamente all’organizzazione del partito fascista. Silvano si trasferì al nord dove aveva dei parenti. Lì entro in una formazione partigiana cittadina e morì durante la Liberazione di Milano il 5 maggio 1945 all’età di venti anni. Il suo corpo fu portato a San Piero a Sieve dove ebbe degna sepoltura.

Anche Aldo Fedi abitava a San Piero a Sieve, anche se era nato in provincia di Forlì. Aveva studiato ed era diventato maestro elementare. Nel corso delle perquisizioni e dei rastrellamenti che venivano eseguiti dai tedeschi Aldo fu sorpreso mentre tentava di impossessarsi di un’arma da un camion dei tedeschi fermo davanti al cinema Taiuti di San Piero a Sieve; fu preso e fatto prigioniero il 10 giugno 1944: dal quel giorno non fece più ritorno al suo paese e morì nel campo di concentramento di Mauthausen il 28 gennaio del 1945.

Nel maggio 2005 una delegazione di amministratori dei Comuni del Mugello (della quale faceva parte come assessore anche Federico Ignesti attuale Sindaco di Scarperia e San Piero), partecipò insieme ad un gruppo di studenti delle scuole mugellane al Viaggio della Memoria organizzato dall’ANED al campo di Mauthausen e, in quell’occasione, il Comune di San Piero a Sieve allora rappresentato dalla rimpianta sindaca Alessia Ballini depositò lo stemma del Comune a fianco della targa commemorativa collocata nel campo di concentramento in ricordo di Aldo.

A Fedi e Stefanacci l’amministrazione comunale nel 1957 intitolò la scuola elementare di San Piero a Sieve, collocando all’interno dell’edificio una lapide con le foto in loro ricordo e con la scritta “le giovani generazioni che qui vengono educate ricordino chi sacrificò la propria vita per la pace e la libertà”. La lapide, che ormai era usurata dal tempo, è stata ripulita, restaurata e nuovamente collocata nel corridoio a piano terra della scuola primaria di San Piero a Sieve. Sarà scoperta venerdì 23 aprile alle ore 10:30 dal Sindaco Federico Ignesti insieme alla vicesindaca Loretta Ciani e alla dirigente scolastica Meri Nanni e rimarrà ancora lì a futura memoria, a ricordare l’importanza della libertà e quanto è costato conquistarla.

Sarà il Sindaco Federico Ignesti, insieme ad un ristretto numero di appartenenti ai Gruppi Alpini di San Piero a Sieve e di Scarperia, a depositare la corona di alloro presso i monumenti ai caduti presenti sul territorio comunale. Saranno presenti anche un rappresentante delle forze dell’ordine e i parroci per impartire la benedizione. Il Sindaco inizierà alle ore 10:30 dal monumento presso il Parco della Rimembranza a San Piero a Sieve per poi proseguire verso i Giardini Pubblici di Scarperia e infine verso le 11:30 sarà in località Omomorto per onorare le vittime presso il monumento ai caduti del 363°reggimento della 91^ Divisione USA.

“E questo è il fiore…”. E’ un omaggio a “Bella Ciao”, canzone popolare divenuta simbolo della libertà e della Resistenza, il titolo dell’iniziativa promossa da Arci Siena aps per celebrare, nella giornata di domenica 25 aprile, il 76esimo anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo aderendo alla manifestazione “Strade di Liberazione” promossa in tutta Italia dall’Anpi. Uniti da questo slogan, circoli e associazioni affiliati all’Arci provinciale di Siena renderanno omaggio con un fiore a luoghi significativi dedicati alla Resistenza e alla lotta partigiana nei propri comuni per tenere alto il significato della memoria storica e dei valori fondanti della Costituzione Italiana. Tutte le foto della giornata saranno pubblicate sulla Pagina Facebook Arci Siena.

“L’emergenza sanitaria ancora in corso - spiega Serenella Pallecchi, presidente Arci Siena aps - impedisce anche quest’anno lo svolgimento di celebrazioni in presenza ma non possiamo e non dobbiamo mai dimenticare la lotta di Resistenza e i valori fondanti che ne sono derivati per la nostra democrazia e libertà. L’Arci, da sempre presente nelle celebrazioni del 25 aprile, ha voluto coinvolgere ancora una volta i suoi circoli e le sue associazioni in questa iniziativa simbolica per non fermare la memoria e il ricordo di chi ha dato la vita per la nostra libertà. Non potremo animare i nostri territori con cittadine, cittadini, istituzioni, sindacati, associazioni e forze politiche antifasciste, ma saremo presenti virtualmente per ricordare la Liberazione”.

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