Violenze alla Rems: a Volterra mancano i requisiti minimi di sicurezza?

Il Nursind chiede l’intervento di Saccardi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 luglio 2016 23:03
Violenze alla Rems: a Volterra mancano i requisiti minimi di sicurezza?

“E’ inaccettabile l’idea di mettere una pezza sulle carenze di personale e soprattutto di sicurezza del personale infermieristico della Rems di Volterra attraverso contratti interinali”. E’ quanto dichiara Giampaolo Giannoni,coordinatore regionale Nursind, sindacato autonomo degli infermieri, firmatario di un appello indirizzato all’assessore regionale Stefania Saccardi.

Già nelle scorse settimane il segretario provinciale Nursind Daniele Carbocci aveva denunciato la situazione di pericolo e le ripetute violenze ai danni del personale della Residenza per l’esecuzione delle misure detentive di Volterra, dove sono confluiti alcuni pazienti dell’Opg. “Violenze riscontrate anche dalle forze di polizia – sottolinea Giannoni – che espongono i lavoratori a un rischio continuo. E che contrastano profondamente con la politica di assunzioni condotta fin qui dalla Regione Toscana”.

“I contratti del tipo ‘libero professionale’ o tramite agenzie interinali – attacca il coordinatore regionale Nursind – non garantiscono né la dovuta esperienza prevista dalla normativa per strutture del genere né la necessaria motivazione, essendo forme contrattuali di precariato”.

L’assenza di personale di vigilanza all’interno della struttura - continua - non è in grado di garantire irequisiti minimi di sicurezza per il personale in servizio: la necessità di ricorrere all’intervento esterno delle forze dell’ordine comporta infatti lunghi tempi di attesa”.

“Auspichiamo una presa di posizione urgente da parte di Saccardi – conclude Giannoni – per scongiurare la sottovalutazione del caso Volterra, fin qui rimasto fin troppo sottotraccia”.

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