Viola, il cda d'urgenza fissato per il 31 maggio

Comunicato ufficiale della società che potrebbe segnare uno spartiacque nella storia del club. Emissario di Commisso ha assistito a Fiorentina-Genoa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 maggio 2019 16:42
Viola, il cda d'urgenza fissato per il 31 maggio

"ACF Fiorentina comunica che è stata effettuata convocazione del Consiglio di Amministrazione per venerdì 31 maggio". Poche frasi, lapidarie, nel sito ufficiale della società viola, per indicare una data che potrebbe essere un vero spartiacque nella storia della Fiorentina.

La famiglia Della Valle potrebbe infatti comunicare la cessione della società, dopo  17 anni, ma il condizionale è sempre d'obbligo in questi casi. Mai dire mai, finché non c'è la firma. Rocco Commisso, proprietario dei Cosmos e da tempo interessato ad acquistare una squadra italiana (lui che è nato in Italia e piccolissimo emigrò con la famiglia negli Stati Uniti), intanto ieri sera ha spedito un suo inviato allo stadio Franchi, ad assistere alla sfida-salvezza tra Fiorentina e Genoa.

Una cosa però va detta. A prescindere dagli ultimi anni, dove qualcosa si è incrinato nel rapporto tra tifoseria e proprietà, e forse nella voglia di investire da parte dei fratelli marchigiani, va comunque riconosciuto ai Della Valle, qualunque sia il futuro della Fiorentina, di aver regalato a Firenze tanto buon calcio, tanta Champions League, tanta Europa. Un grande, contagioso entusiasmo iniziale, una società solida e moderna. Non hanno vinto niente di importante con la prima squadra, le vittorie sono arrivate nel calcio femminile e con il settore giovanile, ma i Della Valle a Firenze hanno fatto bene nel calcio. Hanno preso la squadra in serie C2 e l'hanno portata a vincere nei campi più importanti d'Europa. Scordarsi di questo sarebbe un errore. Come quando tutta la città era contro Vittorio Cecchi Gori. Uno che per la Fiorentina ha dato l'anima, vincendo tra l'altro anche due Coppe Italia. Poi tanti si sono ricreduti, ma pochi in quei momenti difendevano Vittorio. 

Ecco, disconoscere ai Della Valle i loro meriti nella gestione della Fiorentina, sottolineando solo i loro demeriti che certamente ci sono stati, lascerebbe l'amaro in bocca a chi, in questi lunghi anni, si è divertito ammirando la Fiorentina vincere a Liverpool o battere la Juventus in rimonta 4-2. Dietro questi successi c'era una gran bella società.

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