Villa di Rusciano: domani la pubblicazione dell’avviso per la vendita

Base d’asta 7.200.000 euro: la scadenza per la presentazione delle offerte fissata il 1° agosto. Beni comuni: la Regione Toscana prima in tutela statutaria. Sì a maggioranza, in prima commissione, al testo unificato delle due proposte di legge di Pd e Sì-Toscana a sinistra. Favorevoli Pd e M5S, astenuti Lega Nord e Forza Italia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 maggio 2018 22:18
Villa di Rusciano: domani la pubblicazione dell’avviso per la vendita

Sarà pubblicato domani l’avviso per la vendita di Villa di Rusciano, in via Benedetto Fortini. Il complesso, che oggi ospita gli uffici della Direzione Ambiente, è costituito da più corpi di fabbrica, per una superficie utile lorda di circa 4.600 metri quadrati, oltre resede anteriore e giardino posto verso via Benedetto Fortini. Il prezzo a base d'asta è stabilito in 7.270.000 euro e potranno essere presentate offerte fino al 1° agosto 2018.L'immobile è di interesse storico ed è tutelato ai sensi del Titolo II del Decreto legislativo numero 42/2004; per l'alienazione è stato richiesto ed ottenuto il nulla-osta della competente Soprintendenza.

Il Regolamento Urbanistico prevede che possa essere destinato ad attività turistico-ricettive o ad attività direzionali. I proventi della futura vendita saranno destinati dal Comune di Firenze a coprire spese di tipo sociale legate alla formazione dei giovani. L’avviso sarà consultabile sulla rete civica nella sezione “Beni immobili e gestione patrimonio”.

Via libera in commissione Affari istituzionali alla proposta di legge in materia di tutela e valorizzazione dei beni comuni. L’atto, un testo unificato che deriva dalla sintesi di due proposte di legge a firma del gruppo del Partito democratico e di Sì-Toscana a sinistra, ha ricevuto il voto favorevole del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle e l’astensione di Lega Nord e Forza Italia. Per il presidente della prima commissione, la Toscana all’avanguardia sul piano nazionale: è la prima Regione che arriva compiutamente a prevedere nel proprio Statuto una disciplina dedicata al tema dei beni comuni. Questa proposta di legge porrà tra gli obiettivi fondamentali della Regione Toscana anche “la tutela e la valorizzazione dei beni comuni intesi quali beni materiali e immateriali e digitali che possono essere riconosciuti di interesse diffuso”.

L’impianto di fondo della proposta di legge statutaria, come ha spiegato il presidente, è quello della proposta che vede prima firmataria la consigliera Elisabetta Meucci. La modifica apportata tiene però conto di alcuni contenuti espressi nella proposta di legge a firma Fattori-Sarti quando si specifica che i beni comuni esprimono utilità funzionali “alla coesione sociale” e “la promozione di forme diffuse di partecipazione nella gestione condivisa e nella fruizione dei medesimi”. Il presidente ha precisato che la modifica tiene conto anche di alcune osservazioni finalizzate a garantire il più possibile la partecipazione dei cittadini anche alla cura e alla manutenzione di questi beni, temi che riflettono quelli della cittadinanza attiva che diventa priorità fondamentale anche per il nostro ordinamento regionale. Soddisfazione è stata espressa dalla consigliera Meucci per la stesura del testo condiviso che ha colto gli obiettivi comuni, in particolare nell’inserire esplicitazioni sul fatto che il perseguimento della valorizzazione dei beni comuni coincide anche con il risultato del raggiungimento della massima coesione sociale.

Secondo la consigliera regionale, l’aver inserito nello Statuto il riferimento al bene comune è importante dal momento in cui in Toscana, molti Comuni già nei loro Statuti si riferiscono a questa categoria di beni che superano la dicotomia beni pubblici-privati e sono espressione della cittadinanza attiva. Perplessità è stata espressa dal consigliere dell’Ufficio di Presidenza Marco Casucci perché non è stata ben chiarita la distinzione tra beni comuni, bene pubblico e privato, la normativa non ci sembra stata sufficientemente inquadrata.

Gabriele Bianchi si è detto favorevole a sostenere il testo, ma ha espresso qualche dubbio perché il recepimento non è ancora stato fatto a livello nazionale.

L’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve, con Determinazione n. 294 del 26/04/2018 ha prorogato la scadenza della gara a procedura aperta per la vendita di lotti di beni, fabbricati e terreni, facenti parte del Patrimonio Agricolo Forestale Regionale in gestione. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 13,00 del 1 Ottobre 2018 in conformità con il bando di gara oppure nel corso della seduta pubblica per la vendita che si terrà a Rincine, via Poggio alla Cuna, 7 Londa (FI) alle ore 10,00 del 2 Ottobre 2018. Per informazioni contattare la sede dell’Ufficio PAFR di Rincine (Dr.ssa Bianca Del Monte tel. 055/8354016). 

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