Vigili del Fuoco: in Toscana mancano le autoscale

Marconcini, CGIL: “Non è ammissibile che dei cittadini che abitano in edifici con più di due piani non siano tutelati"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2021 19:06
Vigili del Fuoco: in Toscana mancano le autoscale

La situazione dei mezzi di soccorso oggi è disastrosa in tutta la regione, e alcune province si trovano completamente sguarnite dalla copertura dell’autoscala in caso di guasto improvviso dell’unico mezzo disponibile in quel Comando. La situazione è così grave che lo scorso 31 marzo le squadre intervenute per un incendio albergo a Chiesina Uzzanese si sono trovate a lavorare senza autoscala perché l’intera provincia ne era sprovvista, il mezzo è dovuto intervenire da Prato con ritardo e mettendo a rischio, oltre all’edificio che per fortuna era vuoto perché chiuso, il personale che si è trovato costretto a lavorare in condizioni di rischio maggiore.

"Servirebbero automezzi efficienti ai Vigili del Fuoco per garantire interventi rapidi e risolutivi, invece la situazione generale del parco automezzi della Toscana è deprimente -dichiara Massimo Marconcini del Coordinamento Fp Cgil VVF ToscanaLa maggior parte dei mezzi è vecchia, qualcuno di venti anni, 15 anni l’età media.

Stante questa situazione ci allarmano non poco le notizie che arrivano da alcuni territori circa la decisione di non riparare alcuni mezzi speciali od aerei in alcuni Comandi e di prevederne la copertura dalle Sedi designate – ci piacerebbe sapere con quale criterio - dalla Direzione come destinatarie dei fondi per la riparazione di tali mezzi. Una scelta che se confermata segnerà il fallimento di tutto quanto deciso negli ultimi anni.

Non è ammissibile che dei cittadini che abitano in edifici con più di due piani non siano tutelati con soccorsi rapidi ed efficaci che un paese, industrializzato come l’Italia, dovrebbe avere. La crisi degli automezzi in Toscana era chiara e sotto gli occhi di tutti gli operatori del Soccorso da diverso tempo, ma ora la situazione è diventata insostenibile.

Assistiamo a stanziamenti e decisioni che hanno dell’incredibile. Ad esempio è incomprensibile avere un mezzo come il ‘Trypper’, costato non poco, senza avere stanziato il quantum necessario per la manutenzione dei mezzi che devono rifornirlo di acqua durante gli interventi in ambienti chiusi.E’ al di fuori di ogni logica. Insomma c’era il nulla dietro gli ‘spot pubblicitari’ di alcuni dirigenti.

Nei prossimi anni non sembrano esserci assegnazioni di fondi tali da cambiare l’attuale situazione, per cui la scelta di non riparare e mantenere i mezzi attuali può solo portare, con il tempo, alla conseguente chiusura di alcune sedi per mancanza di automezzi, lasciando una Regione come la Toscana, centro nevralgico del soccorso con specializzazioni riconosciute a livello mondiale , ed i suoi cittadini, privi di un soccorso specializzato ed efficace”.

"L’autoscala rappresenta un mezzo fondamentale per i Vigili del Fuoco migliorandone l’operatività, la sicurezza e la risposta operativa quando il cittadino compone il 115. Come emerso in alcune inchieste giornalistiche dei giorni scorsi lo Stato italiano continua imperterrito a investire nei capitoli delle spese militari, trascurando la scuola, la sanità, il soccorso alla popolazione. Nel 2020 si è avuto un incremento delle spese militari del 6,4% arrivando a una spesa di 26 Miliardi di Euro.

Quei soldi potrebbero essere destinati, almeno in parte, ad assumere personale scolastico, medico, infermieristico, ad allestire posti di terapia intensiva e comprare mezzi per i pompieri! Ma la miopia di chi ci governa non ha limiti. A proposito, i VV.F. sono deputati a garantire la safety dei cittadini toscani, ma lo stanno facendo con mezzi con età media di 25 anni, 125.000 km e con la metà degli stessi fermi in officina" si legge in un documento dell'Unione Sindacale di Base Vigili del Fuoco Toscana.

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