Il principio della finalità rieducativa della pena, fissato nella Costituzione dall'articolo 27, contrasta fortemente con la situazione autentica delle prigioni italiane. Lo racconta e lo documenta con drammatica oggettività il libro ‘Vendetta pubblica. Il carcere in Italia’ (Editori Laterza) scritto dal giornalista del Corriere della sera Edoardo Vigna e dal Presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze Marcello Bortolato che viene presentato lunedì 28 giugno alle 18.30 a Villa Bardini (Costa san Giorgio,2) alla presenza del Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura David Ermini.
Oltre agli autori, intervengono l’editorialista de La Nazione e scrittore David Allegranti e lo scrittore Marco Vichi. Modera la Direttrice de La Nazione Agnese Pini. Introducono l’incontro i Presidenti di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e di Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron Jacopo Speranza.
Il volume descrive la quotidianità, i limiti, i problemi e le prospettive possibili del mondo carcerario con l’obiettivo di arrivare al pubblico di non addetti ai lavori. Il cittadino comune, spiegano gli autori, non sa cosa sia davvero il carcere in Italia e non si rende conto di come sia interesse concreto della collettività – oltre che un obbligo costituzionale – tentare di recuperare i detenuti ad un'onesta vita esterna. Un’azione svolta durante la detenzione con gli strumenti definiti dalla legge: dal lavoro all'istruzione e al teatro, attraverso anche i benefici e le misure alternative.
Da qui la scelta di un linguaggio piano e nient'affatto tecnico, che parte dagli stessi luoghi comuni che ormai sembrano essersi consolidati nella società (‘’Buttiamo via la chiave, dentro si vive meglio che fuori, etc...’’) ma che, come quasi sempre accade ai pregiudizi, non corrispondono alla verità dei fatti. I dati dimostrano che in Italia la recidiva degli ex detenuti è record (sette su dieci tornano a delinquere) ma la percentuale precipita all' 1% per l'esigua minoranza di chi in carcere ha potuto lavorare.
Evidentemente c'è bisogno di andare esattamente in direzione contraria alla 'Vendetta pubblica'.
“Il tema trattato da Bortolato e Vigna – dichiarano i Presidenti di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e di Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron Jacopo Speranza – è certamente tra quelli più vivaci in questo particolare momento storico. Fondazione CR Firenze interviene da anni e con progetti mirati in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, sostenendo quelle associazioni e quegli operatori altamente qualificati che svolgono proprio attività integrate di mediazione, riparazione e formazione. Crediamo fortemente che questa sia la strada da percorrere come del resto è indicato nel libro. La presenza di un’alta personalità come il Vicepresidente del Csm David Ermini è un invito a tutti noi nel proseguire in questo impegno nel rispetto della legalità e della solidarietà’’.