Riconoscere e valorizzare la funzione sociale, educativa e formativa degli oratori che vantano una tradizione secolare di impegno educativo e rappresentano un presidio volto ad accogliere, coinvolgere ed includere tutti i giovani a prescindere dalle loro appartenenze sociali, culturali o religiose.
E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa tra Regione Toscana e RET (Regione Ecclesiastica Toscana) siglato questa mattina dal presidente Eugenio Giani e dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza Episcopale Toscana.
“Sono particolarmente orgoglioso della firma di questo protocollo in attuazione della legge regionale 17 del marzo scorso, che nella terra di San Filippo Neri valorizza l’attività degli oratori proprio in Toscana dove essi nacquero oltre 400 anni fa - ha detto il presidente Giani - E’ importante sostenere queste attività di carattere sociale, interculturale e inclusivo, che riguardano così da vicino la vita e la socialità di tanti bambini, adolescenti e giovani. Lo faremo in rapporto costante con la Conferenza Episcopale Toscana, attraverso progetti sul territorio che vanno dalle attività sportive, alla formazione degli operatori, all’adeguamento delle strutture. Ringrazio il cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza Episcopale Toscana per la sua presenza qui oggi ” ha concluso Giani.
“Prosegue oggi – commenta il card. Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza Episcopale Toscana – una collaborazione che non si è mai interrotta con la Regione, su un argomento che riteniamo centrale come quello degli oratori, che sono luoghi importantissimi di aggregazione e anche di formazione. Certamente è centrale oggi ripensarli, andando incontro alle nuove esigenze delle famiglie, dei territori e, in modo particolare, dei ragazzi stessi, osservando le loro vite e provando a dare risposte alla luce dei loro problemi e dei loro bisogni. Come CET abbiamo anche pensato a un tavolo dedicato, che si occuperà di gestire questo rapporto con la Regione, con la quale parleremo sempre di progetti che devono essere il più possibile ragionati, sia dal punto di vista delle persone che da quello delle infrastrutture, per risultare davvero efficaci e concreti”.
L’accordo nasce sulla scorta della legge regionale 17 del 18 marzo 2025 che, riconoscendo l’oratorio come strumento di contrasto ai fenomeni di emarginazione sociale, di promozione della cura delle fragilità e di stimolo al dialogo interculturale ed interreligioso, sostiene le attività promosse da parrocchie, enti ecclesiastici e associazioni riconosciute a favore di minori, adolescenti e giovani, attraverso l’erogazione di contributi.Dalle iniziative culturali, di solidarietà fino agli eventi sportivi passando per la realizzazione di percorsi di recupero di soggetti a rischio, fino alla manutenzione di luoghi d’incontro, la legge prevede un finanziamento triennale di 300 mila euro per ciascuna annualità 2025, 2026, 2027.A questo proposito è attivo, con scadenza 1 settembre, il bando per l’assegnazione di contributi a “Sostegno di progetti finalizzati alla valorizzazione degli oratori e delle attività oratoriali - Annualità 2025”, promosso nell'ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani.
Per quanto riguarda il protocollo siglato oggi, oltre a ribadire i contenuti della legge regionale, questo prevede il rafforzamento delle relazioni istituzionali tra gli enti firmatari, Regione Toscana e RET e istituisce un tavolo permanente di confronto e monitoraggio delle azioni comuni in materia di politiche educative rivolte all’ infanzia, all’adolescenza e alla famiglia e più in generale di politiche giovanili.