Vaccino Covid: un requisito per lavorare

Vaccinazione sui luoghi di lavori. Al vaglio altre 130 richieste di sospensione di medici fiorentini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 settembre 2021 23:55
Vaccino Covid: un requisito per lavorare

Firenze, 21 settembre 2021- Il green pass si può paragonare alla patente di guida: non è un documento obbligatorio, ma garantisce libertà di movimento e, idealmente, più sicurezza per gli altri.

Ci sono 130 richieste di sospensione al vaglio. La necessità di controllo nasce dal fatto che molti medici (giovani colleghi specializzandi in altre regioni o che lavorano all’estero) si sono vaccinati da tempo in altre regioni, ma purtroppo i sistemi informatici non comunicano fra loro e bisogna accertarsi anche della lettura delle pec. Nei prossimi giorni tuttavia dovrebbero essere inviate un centinaio di sospensioni ad altrettanti professionisti per inosservanza all’obbligo vaccinale”. E’ quanto dichiara il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze, Pietro Dattolo.

“Non siamo molto sorpresi dal numero di nostri iscritti che ancora non hanno provveduto a vaccinarsi – aggiunge Dattolo - tuttavia nel nostro Ordine, che fra Firenze e provincia conta oltre 10 mila iscritti, la quota dei non vaccinati rimane ancora molto contenuta. Riteniamo che, salvo situazioni da verificare, il rifiuto della vaccinazione sia una grave irresponsabilità, ancora più pesante se riguarda professioni sanitarie. La sospensione ha inoltre ripercussioni sullo svolgimento di prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali”.

La comunicazione di accertamento dell’inosservanza dell’obbligo vaccinale sarà inviata a mezzo posta elettronica certificata, a coloro che sono iscritti agli albi professionali. Inoltre si procederà con l’accertamento per chi non è in possesso di posta certificata, personale, e non appartiene quindi a nessun ordine professionale, come gli Oss. L’iter inoltre dovrà tener conto anche delle tempistiche necessarie a svolgere le dovute attività di ufficio.

“Ci appelliamo a coloro che ancora non si sono vaccinati a provvedere al più presto - continua Dattolo - anche in vista della somministrazione della terza dose già iniziate in Toscana per alcune categorie di pazienti. La situazione è molto incerta per la sanità toscana: se manca il personale diventa difficile garantire i servizi essenziali. Tuttavia molte sospensioni dovrebbero riguardare liberi professionisti o pensionati. Pochissime ad oggi sono le sospensioni di ospedalieri e di MMG, di conseguenza confidiamo che il servizio pubblico possa continuare a svolgersi regolarmente senza particolari criticità. Ci auguriamo inoltre che, prossimamente, si destini la terza dose a sempre più categorie valutate a rischio o chi, come il personale sanitario, vive ogni giorno accanto a pazienti fragili”.

“Non era difficile prevedere un’estrema, ulteriore complicazione per le aziende a causa del green pass estensivo” afferma Giorgio Gargiulo, Presidente di ANPIT Firenze. “Le aziende devono star con un occhio al lavoro e con un altro ai decreti o alle bozze degli stessi o ancora ai pareri, ai commenti, alle interpretazioni: una confusione generale che danneggia il lavoro e gli affari”.

“Fin da luglio – ricorda Gargiulo abbiamo cercato di mettere in guardia tutti dalle nuove complicazioni che sarebbero potute emergere per le aziende nell’applicazione concreta del green pass, oggi per di più esteso. Stanti le condizioni attuali ne abbiamo la conferma e, purtroppo, a pagarne le spese potrebbero essere proprio le aziende medio-piccole, quelle che hanno già dovuto sostenere spese ingenti per la sicurezza, che si stanno digitalizzando a fatica, che non hanno certezze sul mercato, che a stento hanno avuto i sostegni, le più colpite dalla crisi, le meno agevolate”.

Il Presidente di ANPIT Firenze appunta le critiche sul comma 7 dell’art. 3 del decreto che introduce la possibilità di sostituire il lavoratore non vaccinato, ma solo a quinto giorno e fino al decimo. “Come anche in caso di licenziamento, sostituire un lavoratore, ovvero una competenza non è immediato, non è semplice, comporta una selezione, dunque altre spese. E perché deve pagare l’impresa per una scelta, più o meno legittima, del lavoratore? E poi – incalza – in quel lasso di tempo non si può, comunque, anche qualora convinti, completare un ciclo vaccinale (in alcuni casi). Un rompicapo!”.

“Spesso le norme con cui ci scontriamo – aggiunge – sono estremamente complicate, ci siamo e ci sono abituate le aziende, almeno sulla sicurezza sanitaria, una tutela per tutti noi, dovrebbe esserci chiarezza massima e non il solito fumo o le solite scorciatoie. Da qui al 15 ottobre – conclude – ci attendiamo un chiarimento preciso che semplifichi la vita alle nostre aziende”.

"Una collaborazione eccezionale". Così Anna Beltrano, responsabile della campagna vaccinale della Asl Tse, ha definito quella con Confindustria Toscana Sud, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Valdichiana Outlet Villagge, Cgil, Cisl, Uil. Una collaborazione che dal 25 settembre metterà i vaccini in viaggio verso luoghi di lavoro e di commercio. Un viaggio sul camper messo a disposizione dalla Misericordia di Arezzo, dotato sia di frigorifero che di generatore di corrente certificati per uso sanitario."E' una nuova e ulteriore fase della nostra campagna vaccinale - ha commentato Beltrano.

Abbiamo garantito la presenza dell'Asl in tutte le zone, poi nelle manifestazioni e negli eventi più significativi, quindi davanti alle scuole, adesso nei luoghi della produzione e del commercio. Stiamo realizzando una sorta di 'porta a porta vaccinale' aperto a tutti: chiunque potrà vaccinarsi al camper per i luoghi di lavoro. E il calendario che abbiamo messo a punto fino ad oggi, può ampliarsi in relazione a domande di altre industria o di altre zone artigianali e commerciali".

L'idea è piaciuta alle categorie economiche e ai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil che stamani, con Anna Beltrano, hanno partecipato alla conferenza stampa che si è svolta nell'auditorium dell'ospedale San Donato.Alessandro Tarquini, Responsabile zona aretina Confindustria Toscana Sud: "il ringraziamento (rinnovato da tutti gli intervenuti, ndr) a Regione ed Asl Tse è non solo dovuto ma convinto. Senza vaccinazione, il rischio è quello di nuove chiusure.

Il camper sarà utile per i vaccini ma anche per dare informazioni a chi non si è ancora convinto".Franca Rizzo, vice Presidente Cna Arezzo: "la sicurezza nei luoghi di lavoro è fondamentale. E' un dovere che abbiamo verso l'azienda, i dipendenti, le famiglie. Concordo su quanto sia fondamentale l'informazione e il confronto che gli operatori sanitari del camper potranno garantire. Con il dialogo è più facile convincersi e superare le paure".Alessandra Papini, Segretario Generale Confartigianato Arezzo: “auspichiamo che questo sia un nuovo modo di fare sinergia e rete nel nostro territorio.

Le nostre imprese hanno fatto sempre di tutto per mettere in sicurezza le aziende e i lavoratori, hanno investito molto per questo e oggi condividono questa campagna perché é necessario assicurare il lavoro, che è fondamentale per la ripresa economica del Paese dopo la durissima e faticosa ripartenza dei mesi scorsi".Valeria Alvisi, Direttrice Confesercenti Arezzo: "molte imprese, nei mesi scorsi, chiedevano la vaccinazione. Questa campagna con il camper è un modo dell'Asl Tse per essere vicini alle imprese e ai lavoratori.

Le nostre sono aziende piccole e distribuite in modo capillare sul territorio. Andare da loro, è una scelta importante".Catiuscia Fei, vice Direttrice Confcommercio Arezzo: "ci avviciniamo alla data del 15 ottobre e quindi questa campagna vaccinale si svolge in un periodo strategico. Noi confermiamo quello che abbiamo scritto sullo striscione che da tempo campeggia sulla nostra sede: lavoro e salute devono convivere. Commercio, turismo e servizi è il settore maggiormente colpito.

La vaccinazione è una strategia fondamentale".Riccardo Lucchetti, Direttore Valdichiana Outlet Village: "al completamento della campagna vaccinale manca ancora una fetta di popolazione indecisa. Noi siamo a disposizione. Il camper della Asl Tse avrà una platea potenziale di 700 dipendenti e di un numero di clienti che oscilla tra i 15mila e i 20mila. Vogliamo dare il nostro contributo".Silvia Russo, Segretaria provinciale Cisl: "siamo stati e vogliamo continuare ad essere stimolo affinchè la vaccinazione continui senza soste.

Anche con la disponibilità ad utilizzare il monte ore sindacale per metterlo a servizio di questa campagna. Fondamentale è il lavoro di informazione e coinvolgimento, presentandosi direttamente a coloro che hanno ancora dubbi".Cesare Farinelli, Segretario provinciale Uil: "il confronto è essenziale. Non pensiamo che tutti coloro che non si sono ancora vaccinati siano no vax. Molti hanno semplicemente dubbi o timori. Spero che questa campagna possa essere utile a raggiungere l'obiettivo che tutti condividiamo".Alessandro Mugnai, Segretario provinciale Cgil: "questa campagna conferma tre obiettivi: la capacità dell'Asl Tse di andare sul territorio, il valore della vaccinazione quale arma decisiva contro il Covid, il valore della collaborazione tra soggetti economici, sindacale ed istituzionali".

È tempo di guardare al futuro: dobbiamo riprendere la vita normale e frequentare i pubblici esercizi, le palestre, i cinema e i teatri.

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