UPMC apre presso Terme di Chianciano

Il nuovo centro sarà operativo dal 9 giugno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 giugno 2014 23:10
UPMC apre presso Terme di Chianciano

Sarà operativo dal 9 giugno 2014 il nuovo Centro Medico UPMC Institute for Health Chianciano Termeche offrirà servizi di medicina preventiva per le malattie del fegato e dell’ apparat gastro-intestinale, delle malattie cardiache, della sindrome metabolica e del diabete. UPMC Institute for Health nasce da un progetto di collaborazione sviluppato con il Comune di Chianciano, l’USL7 di Siena, le Terme di Chianciano e UPMC (University of Pittsburgh Medical Center), che prevede la riconversione della vecchia direzione medica delle Terme in un Centro ambulatoriale di eccellenza dotato di specialisti altamente qualificati e di tutti gli strumenti di screening necessari: esami di laboratorio, test di diagnostica (ECG, holter cardiaco, holter pressorio, elastografia, ecografia) e a partire dal 2015 dei servizi di endoscopia digestiva (gastroscopia e colonscopia).

Questo progetto si inserisce in un programma di riqualificazione del territorio e risponde efficacemente alle mutate esigenze degli utenti del settore del turismo termale e alle necessità di rimodulare l’offerta sanitaria nei confronti dei flussi di turisti/pazienti delle terme ma anche a vantaggio della Provincia e delle aree limitrofe. Il centro UPMC di medicina preventiva sarà in grado di offrire ai clienti delle Terme di Chianciano, ai cittadini e ai turisti italiani e stranieri, un programma completo di prevenzione realizzato da uno staff di medici ed infermieri estremamente qualificati.

“La nostra missione a UPMC è di portare nel mondo le terapie più avanzate e innovative per la cura della salute umana – afferma Bruno Gridelli Direttore Medico e Scientifico di UPMC International. – Chi si rivolgerà ai nostri specialisti, che possono contare sul know-how del nostro centro americano di medicina accademica, tra i più avanzati al mondo, riceverà informazioni chiare sul proprio stato di salute e su come salvaguardarlo.” Gli esami di screening permetteranno di individuarei potenziali fattori di rischio per le malattie di fegato, le malattie cardiovascolari, il diabete e la sindrome metabolica.

Ciascuna visita inizierà con un’intervista condotta da personale specializzato a cui seguiranno i test di laboratorio e gli esami ecografici (ecografia ed elastometria del fegato, ecografia dei vasi del collo) per concludersi con le raccomandazioni individuali redatte dallo specialista. Particolare attenzione verrà data a tutti gli aspetti dei fattori di rischioe all’adozione di stili di vita sani e di una corretta alimentazione, compatibilmente con le esigenze personali e le caratteristiche del paziente.

A questo scopo il Centro metterà a disposizione anche i servizi di educazione alimentare e di sostegno psicologico e/o psichiatrico. Se ai test di screening dovesse delinearsi la presenza di una patologia, UPMC Institute for Health offre l’accesso a pacchetti specifici per lo studio del fegato, dell’apparato cardiovascolare e del diabete che includono approfondimenti diagnostici e visite specialistiche. “Il nuovo Centro medico - afferma Laura Raimondo, AD di UPMC Italy - sarà in grado di offrire un servizio di alta qualità per effettuare screening per la prevenzione di patologie che sono in rapida diffusione nel nostro Paese.

Si stima che oggi circa il 20% di tutta la popolazione italiana abbia un fegato grasso con valori di oltre il 60% nella fascia degli ultra-sessantenni. Questa patologia si associa a molteplici condizioni quali sovrappeso e obesità, malattie croniche del fegato e/o sistemiche come la sindrome metabolica, il diabete, dismetabolismi lipidici e le malattie cardiovascolari. Anche la prevalenza di diabete insulino-resistente è raddoppiata (6-8% degli italiani), e i decessi per malattie cardiovascolari sono in aumento (ogni anno circa 250 mila, 40% della mortalità totale).

Per questo motivo – conclude Raimondo – lo screening unito a percorsi di educazione sanitaria adeguati potranno aiutare a diminuire la mortalità legata a queste patologie.”

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