Una raccolta fondi per un documentario sul Mostro di Firenze

Il progetto dell'attrice pratese Giulia G. Cancellieri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2021 19:28
Una raccolta fondi per un documentario sul Mostro di Firenze

"La notte non finisce mai, analisi estesa della mostrologia toscana" potrebbe essere il titolo di un documentario con cui l'attrice e autrice pratese Giulia G. Cancellieri intende raccogliere riflessioni, opinioni e analisi sulle teorie esistenti sugli aspetti più complessi della vicenda del cosiddetto Mostro di firenze, il famoso serial killer che ha seminato il terrore nel territorio fiorentino tra il 1968 ed il 1985 (e forse non solo).

La Cancellieri ha aperto una raccolta fondi on line per realizzare il questo lavoro documentario che presenta le teorie delle figure di spicco della mostrologia toscana, che hanno dedicato la propria ricerca a una storia densa di teorie investigative, tra cui la pista sarda, quella dei compagni di merende, oppure di un serial killer unico mai entrato nelle indagini, magari appartenente alle forze dell'ordine.

"Lo scopo principale del documentario è tenere alta l'attenzione su una vicenda che col passare degli anni, è andata sempre più perdendo di importanza, divenendo e trasformandosi in un mero intrattenimento mediatico" spiega Giulia G. Cancellieri.

Uno degli obiettivi dell'autrice e regista è restituire giustizia alle tante persone che da oltre 20 anni hanno dedicato e continuano a dedicare il loro tempo libero e le lore energie a questa terribile ed incredibile vicenda di sangue, avendo sempre come primaria spinta motivazionale, quella di conoscere l'identità e la verità su questo assassino: "Sono dell'avviso che queste persone non sono state a sufficienza elogiate e citate per lo splendido lavoro di ricerca che portano avanti con coraggio e dedizione, attraverso i vari canali di diffusione (radio, blog, social media, televisione,...)" chiarisce l'attrice pratese.

"Infine, ultimo ma non meno importante scopo, al di là degli scontri ideologici tra i mostrologi, a volte pacifici, a volte meno, è arrivare all'individuazione di questo assassino; in fondo, come tengo sempre a ribadire, quello che conta è prendere il vero mostro, non il proprio mostro" conclude Giulia G. Cancellieri.

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