Una mediocre Fiorentina pareggia con l'Atalanta

Squadra lenta e prevedibile. Attacco spuntato e centrocampo impalpabile. Bene Astori, Tatarusanu e Kalinic. In ombra Borja, Badelj, Gonzalo, Bernardeschi e Babacar

Alessandro
Alessandro Lazzeri
16 ottobre 2016 22:08
Una mediocre Fiorentina pareggia con l'Atalanta

Nell'incontro all'ora di pranzo al Franchi, la giornata è magnifica, il sole è splendente, ma la partita è decisamente noiosa. La Fiorentina non riesce a battere un'ostica Atalanta e rischia di perdere.

Doveva essere la partita della svolta, la gara che doveva far ripartire la squadra di Sousa dopo il modesto inizio di campionato. Purtroppo la partita è sembrata l'emblema di un campionato mediocre, il segnale della necessità di un'inversione di tendenza che vede la Fiorentina al momento nella parte bassa della classifica.

Paulo Sousa punta sulla coppia d'attacco Kalinic-Babacar, scegliendo di giocare con due punte, ma purtroppo l'esito finale dimostra che il problema non è schierare una o due punte. E' piuttosto un centrocampo che non fa gioco e rallenta la fase offensiva.

La partita ha un avvio veloce, anche se non sono molte le occasioni. Al terzo minuto la Fiorentina sfiora il vantaggio con un calcio di punizione di Borja Valero, Berisha salva su una deviazione di un attaccante viola. Al quindicesimo ottima azione personale di Kalinic che da posizione defilata, con un gran tiro, costringe Berisha a deviare in angolo. Col trascorrere dei minuti i bergamaschi accelerano il ritmo nelle ripartenze e saltano agevolmente il centrocampo viola.

Al venticinquesimo l'Atalanta in contropiede sorprende i Viola: Kurtic con un diagonale supera tatarusanu ma Astori salva sulla linea. Cinque minuti dopo un'analoga azione sulla destra con un cross di Conti che attraversa tutta l'area viola e finisce fuori. C'è più Atalanta che Fiorentina e sono ancora gli uomini di Gasperini ad avere un'altra occasione al quarantunesimo, quando Tatarusanu, dopo una pericolosa incursione di Dramè dalla sinistra, para di piede. Sul finire del tempo c'è anche un'opportunità per Kalinic che da posizione defilata impegna Berisha.

Nel secondo tempo la Fiorentina parte con maggior decisione e al quarto d'ora va vicina al goal con un colpo di testa di Sanchez salvato sulla linea da Conti. Nonostante il maggior dinamismo dei Viola, l'Atalanta è sempre pericolosa e al decimo un colpo di testa di Kurtic scavalca di poco la traversa.

Sousa cambia, finalmente, qualcosa e schiera, al posto di Milic e Sanchez, Tello e Vecino. I due nuovi entrati si rendono pericolosi con tiri da fuori deviati da Berisha. Il risultato non cambia, anche se i Viola, sostenuti dal pubblico, ci provano. A otto minuti dalla fine, Sousa toglie un mediocre Babacar per Zarate. Una scelta tardiva che non cambia l'andamento della gara che si conclude tra sterili attacchi dei Viola e duri interventi difensivi degli Atalantini. Una brutta Fiorentina che esce tra i fischi dei tifosi. Una squadra che deve trovare gioco e maggior dinamismo, per uscire da una classifica mediocre e non vanificare le aspettative del generoso pubblico fiorentino.

Queste le parole di Sousa a Sky nel dopopartita: “Credo che ci dobbiamo concentrare sul presente e sulle difficoltà e superarle. Riusciremo a essere più forti solo superandole Riusciremo a essere più forti solo superandole, abbiamo avuto 2-3 palle gol che l’anno scorso avremmo realizzato nei primi minuti, imponendo poi il ritmo alla gara. L’Atalanta è stata superiore nella prima parte della partita, con marcature, ripartente e fisicità. La squadra è cresciuta con i cambi, dando un po’ di mobilità e velocità, trovando spazi sia sulle fasce sia nel corridoio centrale.

La fiducia arriva con le vittorie e bisogna arrivare alle vittorie. Perché facciamo fatica a segnare? Perché stiamo attraversando un momento in cui tutte le cose positive non ci girano, l’anno scorso nella prima parte di campionato eravamo sempre avanti di uno o due gol. Poi le squadre si aprivano e ci davano modo di controllare le partite. Gli avversari ci conoscono, si abbassano, chiudono gli spazi, e Gasperini già dall’anno scorso ci aveva imposto marcature strette. Oggi poi abbiamo giocato in un orario difficile, con tanto sole. Il fattore vero comunque è il fatto che dobbiamo tornare a vincere per semplificare le cose. I fischi? Non mi hanno fatto male. Quando le cose non girano è una delusione e il miglior modo per i tifosi di esprimere il loro disappunto è quello dei fischi. Ci hanno spinto durante la partita ma alla fine hanno tutto il diritto di criticare.

Sudamericano stanchi? Sanchez era molto statico fin dall’inizio, anche se è un giocatore molto aggressivo e agonista, ha avuto una palla gol su angolo. Ci è mancato a centrocampo, nella possibilità di oltrepassare la linea dell’Atalanta. Vecino è entrato bene, gioca a memoria con Borja e Badelj e questo ci ha dato la possibilità di trovare l’uomo giusto libero. Sono contento del suo rientro perché è un giocatore importante per la nostra manovra”.

Ha parlato a Sky anche Pantaleo Corvino: “ Anche se non è una sconfitta, c’è comunque rammarico. Abbiamo un ottimo equilibrio difensivo, stiamo lavorando per quello in fase offensiva. Ci aspettavamo che i protagonisti di questi anni potessero a darci soddisfazioni. È periodo no, ma con il lavoro torneremo a fare dei bei risultati, penso sia solo un periodo di appannamento. Abbiamo perso solo due volte in dieci partite”.

Fiorentina-Atalanta 0-0

Fiorentina (3-4-1-2): Tatarusanu; Salcedo, Gonzalo, Astori; Bernardeschi, Sanchez (14' st Vecino), Badelj, Milic (14' st Tello); Borja Valero; Babacar (37' st Zarate), Kalinic. Allenatore. Sousa

Atalanta (3-4-3): Berisha; Toloi, Caldara (1' st Stendardo), Masiello; Conti, Kessiè, Freuler, Dramè; Kurtic (22' st Gagliardini), Petagna, Gomez (43' st D'Alessandro). Allenatore. Gasperini

Arbitro: Damato di Barletta

Note: ammoniti Caldara, Badelj, Dramé, Astori, Vecino, Gagliardini

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