Un tavolo per far ripartire il settore dello spettacolo

Audizione in Commissione Istruzione, Formazione e Lavoro ed in Commissione cultura e sport dell’assessore alla cultura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 2021 14:03
Un tavolo per far ripartire il settore dello spettacolo

Lo stop al coprifuoco dopo quasi sette mesi in cui gli italiani sono stati costretti a rientrare a casa alle dieci di sera vale oltre 300mila posti di lavoro nel settore degli spettacoli con cinema, teatri, sale da concerto e altri locali che potranno allungare gli orari in cui sono ammessi gli spettatori. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative su dati Inps in riferimento alle decisioni della cabina di regia del Governo sulle misure anti contagio a livello nazionale per l’emergenza Covid. Una boccata di ossigeno per un settore che nell’anno della pandemia ha perso quasi l’87% dei consumi - spiega Uecoop - prosciugando i redditi di migliaia di lavoratori che rischiano di entrare a fare parte delle schiere dei nuovi poveri in Italia.

Venerdì mattina Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil sono stati auditi in Commissione congiunta Lavoro e Cultura del Comune di Firenze, per sottolineare alcuni aspetti necessari  per sostenere i lavoratori e le lavoratrici del settore.

"Sappiamo bene quanto questo mondo sia vasto e variegato e tutti dovrebbero essere concordi sul fatto che non sia possibile tornare indietro al vecchio sistema con tutti i limiti che la pandemia ha evidenziato -raccontano Cristina Arba di Slc-Cgil, M., Angelo Betti di Fistel-Cisl, e Angelo Ughetta di Uilcom-Uil- L'incontro ci ha lasciato perplessi, non essendoci stato il tempo di una discussione vera e propria o interventi per approfondire le varie istanze. Speriamo in un cambio di passo per affrontare in modo concreto le questioni che riguardano questo settore individuato anche a livello nazionale come settore strategico.

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Per questi motivi crediamo sia necessario avviare un Tavolo permanente di confronto tra Organizzazioni Sindacali. e Commissione Cultura e Commissione Lavoro al fine di avere un dialogo costante, non solo sporadico e definire degli interventi che possano incidere sul sistema nel territorio fiorentino. E' bene infatti ricordare che il mondo dello spettacolo non è solo quello stabile dei Teatri o dei volti noti: c'è una miriade di lavoratori e di lavoratrici che gravitano intorno a questo mondo e che vivono di questo lavoro (musicisti, promoter, attori, tecnici, danzatori...) sicuramente meno visibili ma portatori di diritti alla stessa stregua di tutti gli altri lavoratori e senza i quali il mondo dello spettacolo e della cultura non potrebbe esistere.

Crediamo sia inoltre necessario un tavolo urgente composto da Presidenti e Sovrintendenti congiuntamente con le Commissioni, l’assessore Sacchi e le rappresentanze sindacali Territoriali per creare un protocollo unico sulla sicurezza all’interno dei Teatri, condiviso e in linea con i dpcm attuali e futuri. Riteniamo inoltre necessario cominciare a gettare le basi per un protocollo di buone pratiche tra Comune e Sindacati che metta nero su bianco i diritti essenziali dei lavoratori nei bandi di gara: questo rappresenterebbe un segnale politico forte e concreto, di vicinanza ai bisogni e ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici".

Le limitazioni di sicurezza imposte su orari e spostamenti – sottolinea Uecoop – sono costate la cancellazione di oltre 7 eventi su 10 (72,6%) nel 2020 mettendo in ginocchio un settore nel quale operano molte cooperative e – spiega Uecoop – genera un forte indotto sia in termini di servizi, dalle luci alla vigilanza, che nel turismo. L’allungamento degli orari e la possibilità di spalmare spettacoli ed eventi su tutta la giornata permette – evidenzia Uecoop - un maggiore impiego di tutti gli addetti, dagli attori ai tecnici audio, dalla sicurezza all’assistenza di sala, rimettendo in modo un settore dove la retribuzione media mensile nel 2020 non ha superato i 900 euro con la perdita di 2 giornate di lavoro su 3 nell’arco dell’anno.

A Firenze la Commissione lavoro, istruzione e formazione, presieduta da Laura Sparavigna e la Commissione cultura e sport presieduta da Fabio Giorgetti hanno ospitato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, i delegati Cgil, Cisl e Uil e la rappresentanza di Unita ed il direttore della pergola Marco Giorgetti per affrontare le problematiche che hanno affrontato i lavoratori della cultura e nello specifico dello spettacolo in questo anno e mezzo di pandemia. “E’ fondamentale costruire e mantenere un dialogo costante con i rappresentanti delle categorie coinvolte e lavorare in squadra per la ripresa – hanno sottolineato i presidenti Sparavigna e Giorgetti – sia tra istituzioni che tra parti sociali”.

“Nel mondo della cultura lavorano numerose professionalità, vere e proprie maestranze passatesi di generazione in generazione che han donato fama mondiale al nostro Paese ma che soffrono di precarietà occupazionale e contrattuale. Soprattutto le lacune nell’inquadramento giuridico-contrattuale hanno fortemente penalizzato l’accesso agli ammortizzatori in questi lunghi mesi di pandemia già complessi per il blocco nel lavoro” aggiunge Sparavigna. “La loro identità professionale deve essere riconosciuta e affermata parallelamente al garantire qualità, sicurezza e dignità nel lavoro. L’indotto deve ripartire al più presto!”.

Come ha sottolineato l’assessore Sacchi sono 570 mila i lavoratori nel comparto dello spettacolo coinvolti a livello nazionale. La Pergola ha riaperto dopo 431 giorni. Il mondo della cultura è stato tra i primi a chiudere e tra gli ultimi a riaprire. E sono tanti coloro che lavorano nel mondo dello spettacolo, oltre agli artisti. Un mondo di persone che hanno sofferto molto durante questo ultimo anno e mezzo. È già presente un tavolo intercittadino, composto da assessori alla cultura di 12 città italiane che si sta arricchendo di rappresentanti delle istituzioni anche di altre città che si confronta per azioni comuni e che mensilmente riporta al Ministro Franceschini un fascicolo con i nomi di chi rischia di non ricevere i ristori.

Ribadisce che come amministrazione comunale siamo pronti ad aprire un tavolo di confronto per ascoltare i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e la rappresentanza di Unita per definire una strategia coesa per la ripartenza del mondo della cultura e delle numerose professionalità che ospita.

Il settore sta affrontando la peggior crisi della sua storia con il drammatico crollo della spesa delle famiglie e ripartire il comparto – sottolinea Uecoop - ha un’importanza strategica non solo dal punto di vista economico, ma serve anche alla tenuta sociale e culturale del Paese con un’azione trasversale dai ragazzi ai nonni e su diversi ambiti della vita quotidiana, dalla scuola al tempo libero. Siamo di fronte a una emergenza senza precedenti e la progressiva ripartenza non riuscirà a riassorbire in tempi brevi le perdite, per questo – afferma Uecoop – servono aiuti strutturali a lavoratori e aziende per agganciare la ripresa.

Per la quasi totalità delle realtà produttive (92%) – evidenzia l’indagine sulle imprese di Uecoop a livello nazionale - la riuscita della campagna per immunizzare la popolazione è la base per la ripartenza dell’economia dopo mesi di lutti, angoscia e danni all’economia. Nel 2021 – evidenzia l’indagine - i primi settori a riprendersi saranno nell’ordine il turismo, l’alimentare e i servizi alle aziende seguiti poi dagli altri comparti, dall’immobiliare allo spettacolo, dallo sport all’abbigliamento.

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