La Misericordia e la parrocchia dell'Antella si mobilitano per la raccolta di aiuti da inviare alla popolazione ucraina.
Da oggi in orario 9-13 e 15-18 è possibile recarsi presso la sede della Misericordia dell’Antella, in via Montisoni 14, per consegnare generi alimentari in scatola a lungaconservazione, farmaci non scaduti, vestiti e indumenti invernali, coperte per ripararsi dal freddo.Il materiale raccolto giungerà a destinazione in Ucraina grazie al corridoio speciale organizzato dal coordinamento delle Misericordie fiorentine incoordinamento con la Prefettura di Firenze dove il Prefetto Valerio Valenti ieri ha riunito tutti gli enti del settore che possono assicurare gli aiutiumanitari, in loco e a Firenze, per tutta la popolazione ucraina.La Solidarietà della Misericordia dell'Antella al popolo ucraino è stata espressa dal Governatore Paolo Nencioni a Oxana Polataitchouk, assistente del Consolato onorario di Ucraina a Firenze che ha partecipato alla Marcia per la Pace di domenica pomeriggio a Bagno a Ripoli indetta dal Comune, e alla quale la Misericordia ha partecipato con alcuni dei suoi volontari, oltre a riprendere integralmente in video la marcia, che è ora visibile sul canale YouTube della Misericordia.Il Governatore ha anche consegnato al Sindaco Francesco Casini l'appello alla pace di Papa Francesco.“Ci sono valori non negoziabili – afferma Domenico Giani Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie – ci ha ricordato San Giovanni Paolo II ‘la pace, è un bene da promuovere con il bene’.
E non a caso la mobilitazione nelle nostre città vuole rappresentare anche questo, in una iniziativa che non si ferma per il solo incontro ma che diventa un cammino per continuare la nostra opera che è storia di volontari da 8 secoli. Per noi è importante ricordare che la pace si costruisce attraverso la solidarietà creando un processo di sviluppo giusto che promuova tutti i diritti umani necessari per tutelare la dignità della persona. Ciò che sta accadendo ai confini tra Ucraina e Russia è una pagina di un brutto libro che l’umanità ha già letto e che non vogliamo continuare a leggere”.