Turismo povero: la reazione dei lettori di Nove da Firenze

In città ogni giorno carovane di turisti come mandrie rumorose. Che fare?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 Agosto 2025 22:42
Turismo povero: la reazione dei lettori di Nove da Firenze

Il problema è reale e i lettori di Nove da Firenze si dividono tra due partiti contrapposti, proprio come i nostri opinionisti.

"Non per il turismo povero ma per i prezzi eccessivi in particolare a Firenze -ci scrive Gabriella- Perché a Firenze mediamente i prezzi sono doppi rispetto alle città vicine. Per esperienza personale trovo vergognoso che non ci sia una toilette gratis alla stazione di Santa Maria novella, che una colazione in piedi al bar costi tre volte quello che costa in un altra città. Mettersi a sedere in un bar al centro con un tè due macchiati e una fetta di torna costi 30 euro? Io personalmente non ho voglia di farmi prendere per... Forse le persone preferirebbero sedersi a un tavolo anziché mangiare un panino seduti sul marciapiede? Recentemente sono stata a Perugia e a Roma e anche in pieno centro c'è la possibilità di mangiare senza sentirsi fregati...".

"E' tanto che, come molti altri residenti, avverto questo malessere, che chiamerei anche fastidio, dato da queste carovane di turisti -interviene su questa pagina anche Angela- Concordo e condivido con il contenuto del vostro articolo. Firenze è una macchina per fare soldi e tutto gira attorno a questo. Ricordiamo sicuramente le lamentele dei commercianti e dei ristoratori in particolare, che denunciavano miseria nel periodo del Covid e ora che fanno soldi a palate, sono tutti zitti. Si è persa l'anima di Firenze, la sua bellezza da guardare in silenzio, i suoi angoli e la sua atmosfera da preservare. Non vorrei vedere queste masse di incivili e caciaroni che invadono la città, ma pochi turisti che si muovono con rispetto ed educazione, perché poi...sono in casa di altri... Forse bisognerebbe esprimere con maggiore forza questo malessere... per costringere chi può decidere a pensare qualche soluzione che cominci a limitare questi danni".

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