Tramvia: stanotte la II fase delle modifiche alla viabilità in piazza della Libertà

Confermate le operazioni relative ai cambi di senso in via Pier Capponi e via Leonardo Da Vinci. I consiglieri Palagi e Bundu (SPC): "Cantieri e autostrada per spostarsi a Firenze: meglio il teletrasporto". La replica dell’assessore Giorgetti: “Più che gioco dell’oca mi sembra sia il gioco del gambero”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 dicembre 2020 23:55
Tramvia: stanotte la II fase delle modifiche alla viabilità in piazza della Libertà

É confermata per stanotte la seconda fase della modifica della viabilità in zona piazza della Libertà. Si tratta dei cambi di senso in via Pier Capponi e via Leonardo Da Vinci: la prima strada diventerà da viale Don Minzoni verso piazza Savonarola, la seconda sarà percorribile da piazza Savonarola verso viale Don Minzoni. Per effettuare le operazioni legate in particolar modo al rifacimento della segnaletica orizzontale dopo le 20 di oggi e fino alle 7 di domani saranno in vigore divieti di sosta mentre quelli di transito andranno avanti fino al completamento delle modifiche.

Durante la notte prevista anche la chiusura di piazza Savonarola tra via Leonardo Da Vinci e via dei Della Robbia, tratto che una volta completate le variazioni diventerà a senso unico da via Valori verso via Leonardo Da Vinci. Inoltre per ottimizzare la svolta da via Leonardo Da Vinci in viale Don Minzoni in quest’ultimo verrà realizzata una corsia di immissione protetta. Sul posto oltre agli addetti di Publiacqua e Silfi anche le pattuglie della Polizia Municipale che oggi hanno presidiato la zona per monitorare l’andamento della circolazione nel primo giorno di attivazione delle modifiche di via Lorenzo il Magnifico e piazza della Libertà.

Nonostante la pioggia fino a metà pomeriggio non si sono registrati particolari disagi. Si ricorda che è mantenuto il collegamento tra viale Matteotti e viale Lavagnini come pure tra viale Matteotti e viale Don Minzoni, mentre è stata interrotta la direttrice tra viale Lavagnini e viale Don Minzoni-Le Cure sostituita dal percorso alternativo viale Strozzi-via Lorenzo il Magnifico-piazza della Libertà-viale Don Minzoni e da domani sarà possibile anche proseguire su via Pier Capponi.

Nessun cambiamento per le provenienze da via Bolognese-Ponte Rosso che possono continuare sia verso viale Lavagnini-viale Matteotti che verso viale Don Minzoni. Infine da via Lorenzo Il Magnifico si può continuare sia verso viale Lavagnini-viale Matteotti o rientrare su viale Milton da via Toscanelli. Qualche risentimento invece in via XX Settembre per le provenienze da via Corridoni-via del Romito verso piazza della Libertà-viale Don Minzoni.

Per questo si consiglia di utilizzare via Lorenzo il Magnifico attraverso due itinerari: Ponte degli Alpini-viale Montelungo-viale Strozzi-via Lorenzo il Magnifico; oppure piazza della Costituzione-via XX Settembre-Ponte dei Bersaglieri-via Lorenzo il Magnifico.

"S'è vinto le elezioni, quindi si fa un po' quello che ci pare. Soprattutto sulla tramvia, perché o accettate quello che si vuol fare, o siete di destra e volete le auto private" intervengono Dmitrij Palagi, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune "Ecco il senso che abbiamo percepito con la risposta della Giunta alle nostre domande di oggi sulla viabilità e la mobilità prevista a Firenze per il prossimo futuro.

Non ci sono disagi sostiene l'Assessore, con un certo sprezzo del pericolo (siamo in un periodo di festività e sotto pandemia Covid-19). Oltretutto l'Assessore sostiene che avremmo letto male gli articoli della stampa. Il consiglio di usare l'autostrada a pagamento per muoversi tra parti interne della città lo ha dato eccome. Senza ipotizzare alcuna misura capace di non pesare sulle economie delle persone che si devono muovere per necessità (in zone rosse e arancioni ci si può spostare solo in questi casi, quindi è davvero infelice l'ipotesi così proposta). La cosa più clamorosa è che l'Assessore nega si siano ipotizzati venti giorni per studiare una mobilità alternativa.

Ecco l'inizio di un articolo del Corriere Fiorentino del 28 dicembre (di oggi quindi): «Palazzo Vecchio si dà venti giorni di tempo per studiare un piano di viabilità». Non è che quando si vincono le elezioni si possa negare la realtà. Nei riguardi della cittadinanza vogliamo garantire l'esistenza di una sinistra attenta al trasporto pubblico e ai disagi che si potrebbero evitare, ma che non è quella di governo. Ci torneremo sopra, è un impegno e un dovere".

“Più che il gioco dell’oca mi sembra che siamo di fronte al gioco del gambero che va avanti per tornare indietro. Consiglio ai consiglieri Bundu e Palagi di parlare di quello che conoscono perché nelle loro argomentazioni appaiono notevoli lacune sia per quanto riguarda la conoscenza del territorio sia a quello che è stato discusso e approvato in consiglio comunale e in Città Metropolitana”. L’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti replica così alle dichiarazioni degli esponenti di SPC a seguito della sua risposta alla domanda di attualità.

“I consiglieri riprendono un articolo pubblicato da un giornale cittadino per affermare che le alternative di mobilità a seguito dei cantieri ancora non ci sono. Non è assolutamente così: le modifiche sono quelle già attuate ieri e che saranno completate stanotte. Quello che potremo fare sono piccoli aggiustamenti legati alle organizzazione del cantiere di Publiacqua perché questa dipende dall’esito dell’ultimo saggio e dalle autorizzazioni della Soprintendenza”. Altro tema oggetto di discussione è quello relativo all’utilizzo dell’autostrada per gli spostamenti sud-nord e viceversa.

“Il mio suggerimento - ha spiegato l’assessore - è rivolto a chi usa i viali di circonvallazione per gli attraversamenti da sud a nord, per esempio da Bagno a Ripoli a Sesto Fiorentino. É una soluzione molto più funzionale senza dimenticare che i viali non dovrebbero essere usati da chi è diretto altrove, ma come destinazione finale degli spostamenti”. Sulle osservazioni relative ai tempi di percorrenza in autostrada e sui viali simulato dalla consigliera Bundu l’assessore ha evidenziato: "Se devo andare da sud a nord, nello specifico dalla zona del Guarlone a via Baracca non ha senso uscire dall’autostrada 'Firenze nord' ma a 'Firenze Scandicci', poi con il Viadotto dell’Indiano arrivo in via Baracca.

Mi pare che sia stata fatta la prova del gambero, ovvero andare a 'Firenze Nord' per poi tornare indietro. Senza dimenticare poi le velocità medie citate dalla consigliera, ovvero circa 30 km/h sui viali contro i circa i 55 km/h sull’autostrada, mi sembrano molto strane soprattutto la seconda”.

Infine l’assessore Giorgetti rimanda al mittente le accuse di non voler discutere sui progetti della mobilità e delle infrastrutture: “Questi sono parte integrante del programma di mandato, che è stato discusso e approvato in consiglio comunale con ordini del giorno annessi, e del Piano urbano della Mobilità Sostenibile adottato dalla Città Metropolitana con il coinvolgimento dei rappresentanti istituzionali degli altri comuni. Non abbiamo nessun problema a parlarne ancora ma stiamo semplicemente portando avanti il programma di mandato. Non capisco di cosa si meravigliano i consiglieri Bundu e Palagi” conclude l’assessore Giorgetti. 

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