Tramvia: avviata la cantierizzazione sull’asse Guasti-Tavanti

Domani pomeriggio l’attivazione della viabilità alternativa. Firmata l’intesa per incentivare la mobilità sostenibile nell'area metropolitana. Presentato lo studio sulla fattibilità dei prolungamenti verso Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Bagno a Ripoli. L’assessore Giorgetti: “La linea 4 già in progettazione. In tempi brevi la decisione sul sottoattraversamento del centro”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 aprile 2015 19:04
Tramvia: avviata la cantierizzazione sull’asse Guasti-Tavanti

Sono iniziate oggi le attività preliminari all’allestimento del cantiere della tramvia sull’asse via Guasti-via Tavanti (da piazza Muratori a via Romagnosi). Per terminare alcune opere propedeutiche indispensabili all’istituzione della nuova viabilità, l’effettiva cantierizzazione e l’attivazione dei percorsi alternativi è stata programmata per domani pomeriggio.Un sistema tramviario, che da Firenze si estenda fino a Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Bagno a Ripoli è fattibile e sostenibile. E' questo l'esito dello studio realizzato dai tecnici degli enti pubblici coinvolti e presentato questa mattina in Regione dall'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, dall'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti e dai sindaci dei Comuni di Bagno a Ripoli, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, Francesco Casini, Sara Biagiotti ed Emiliano Fossi. 

Lo studio ha riguardato le future linee della tramvia che andranno ad aggiungersi alla linea 1, già in esercizio, e alla 2 e 3.1, in corso di realizzazione, ed ha stabilito la fattibilità e sostenibilità del progetto dal punto di vista ambientale, territoriale ed economico-finanziario. Le nuove linee andrebbero a completare il sistema tranviario fiorentino con la sua estensione verso i tre comuni dell'Area metropolitana: Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino. Il completamento del sistema tranviario fiorentino, già in corso di progettazione, è costituito da: la cosiddetta "alternativa al centro storico" della linea 2 (Viale Lavagnini, Piazza Libertà, Piazza San Marco); la linea 3.2 (Rovezzano, Piazza della Libertà, Bagno a Ripoli) e la linea 4 (Leopolda, Le Piagge).

A questo scenario si aggiungono quindi le estensioni verso i tre comuni. "Una volta completato il sistema tranviario rivoluzionerà il modo di muoversi di 85 milioni di cittadini non solo in città ma nell'intera area – ha sottolineato l'assessore Giorgetti – con benefici di grande rilievo dal punto di vista della mobilità e della vivibilità e comporterà anche una modifica profonda del trasporto pubblico su gomma. Come Amministrazione stiamo realizzando le linee 2 e 3, ma non possiamo fermarci.

Stiamo infatti già progettando la linea 4 nel tratto dalla stazione Leopolda alle Piagge e questo studio conferma la fattibilità del prolungamento fino a Campi Bisenzio che, tra le estensioni approfondite, è quella con la fattibilità più immediata sia dal punto di vista progettuale che finanziario. Molto importanti anche gli altri prolungamenti come pure il sottoattraversamento del centro. Su questo è ancora in corso l'approfondimento tecnico ma la decisione è prevista in tempi brevi"“Oggi abbiamo presentato uno studio di grande interesse che dimostra la sostenibilità e la fattibilità dell'estensione delle linee della tramvia – ha spiegato l’assessore regionale Ceccarelli –.

E' stato realizzato direttamente dai tecnici della Regione e dei Comuni, con grande risparmio rispetto a quanto precedentemente preventivato". "Si tratta di un lavoro di grande portata - ha aggiunto l'assessore - che prevede ulteriori approfondimenti anche per valutare l'integrazione con gli altri sistemi di trasporto nell'area metropolitana. Se a questo uniamo la prospettiva di un piano tariffario unico e le politiche per l'infomobilità e il rafforzamento dell'informazione ai cittadini, quello che si prospetta pensando al 2030 è uno scenario europeo, che rende il mezzo pubblico molto qualificato ed appetibile.

Uno scenario in linea con la nostra programmazione e con indubbi benefici per quanto riguarda la fluidità del traffico e il miglioramento della qualità dell'aria”. Lo studio, svolto sulla base di un accordo di programma sottoscritto il 24 aprile 2014 dalla Regione Toscana e dai Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, è stato redatto da un pool formato da tecnici ed amministrativi della Regione Toscana e dei 4 Comuni interessati con l'attivazione di studi specialistici che avevano l'obiettivo di verificare la fattibilità trasportistica, geometrico/funzionale, economico/finanziaria e giuridico/legale delle opere.

Lo studio, cosa ha preso in esamePartendo dalla pianificazione urbanistica di livello regionale e comunale, si sono analizzati vari tracciati verificandone la sostenibilità ambientale e territoriale, sulla base di una progettazione tecnica coerente con il sistema tranviario attuale. Oggetto dello studio sono state quindi le tre estensioni verso i comuni dell'area metropolitana. Verso Sesto Fiorentino, come prosecuzione della linea 2, da Peretola verso la stazione ferroviaria di Castello e quindi al polo universitario per circa 6 km, con 6 fermate.

Verso Campi Bisenzio, come prosecuzione della linea 4, dalle Piagge attraverso San Donnino fino a Villa Rucellai, per 5,4 km, con 6 fermate. Verso Bagno a Ripoli, come prosecuzione della linea 3.2, dal confine del Comune di Firenze lungo la SP 34 di Rosano, per 1,3 km, con 2 fermate. L'alternativa del sottoattraversamento di Firenze compreso fra la stazione Alta Velocità, quella di Santa Maria Novella, fino al lungarno Pecori Giraldi è stata presa in considerazione ma non è stata oggetto di particolari approfondimenti in quanto argomento di uno specifico studio da parte del Comune di Firenze, come previsto dal Decreto "Sblocca Italia".

Gli studi presentati prevedono tracciati provvisori (in particolare quello per Campi Bisenzio) ancora suscettibili di variazioni a seguito di ulteriori approfondimenti. Il futuro è il 2030Grazie anche alla localizzazione di capienti parcheggi scambiatori posti lungo le principali vie di accesso alla città e all'interconnessione con le stazioni ferroviarie, si prospetta uno scenario temporale che, proiettato all'anno 2030 disegna un nuovo modello di mobilità sostenibile dell'area fiorentina: poco più di 50 chilometri di tramvia che trasportano 85 milioni di passeggeri all'anno a fronte dei 12,5 milioni attualmente trasportati dalla linea 1 e dei 36 milioni ipotizzati una volta messe in funzione anche la linea 2 e la 3.1 attualmente in corso di esecuzione.

Il prossimo passoI sottoscrittori dell'accordo del 2014 adesso stipuleranno un nuovo accordo, da estendere alla Città Metropolitana di Firenze, che prevede di effettuare un ulteriore approfondimento tecnico sulla definizione e fattibilità dei tracciati e dei costi stimati, e di promuovere uno studio trasportistico esteso a tutta l'area metropolitana, che comprenda il sistema ferroviario, quello tramviario, il TPL su gomma urbano ed extraurbano e il sistema di piste ciclabili, con particolare attenzione ai nodi di interscambio (stazioni ferroviarie, nodi TPL, parcheggi scambiatori, ciclo-stazioni, ecc.), prevedendo scenari a breve, media e lunga scadenza.

E' stato infine deciso di redigere il progetto preliminare dell’estensione della linea 3.2 fino a Bagno a Ripoli.Migliorare, in vari modi, il sistema del trasporto pubblico, sia integrandolo con la mobilità a basso impatto ambientale sia rendendolo più accessibile. E quindi ridurre la circolazione dei mezzi privati. Sono questi gli obiettivi del protocollo d’intesa firmato stamani da Comune di Firenze, Città Metropolitana, Regione Toscana, Trenitalia, Busitalia e Ataf. “Si tratta di una firma importante – ha dichiarato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – perché questo protocollo attiva una serie di sinergie per incentivare la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico.

E questo lavorando sulle infrastrutture, come la tramvia e la mobilità ferroviaria e sulla riorganizzazione del trasporto pubblico su gomma e coinvolgendo anche istituzioni e realtà produttive per favorire la mobilità sostenibile rispetto alla circolazione privata soprattutto negli spostamenti quotidiani casa-lavoro e casa-scuola”. 

“Come ho detto più volte – ha commentato l'assessore Vincenzo Ceccarelli – vogliamo che muoversi in Toscana diventi più semplice per i cittadini, le imprese e i visitatori in coerenza con il nuovo Priim (il piano regionale integrato per le infrastrutture e la mobilità) che fa proprio della mobilità sostenibile uno dei suoi punti centrali. Insieme, con un lavoro di squadra, che punta sulla tecnologia, sul coordinamento e le azioni integrate da parte di tutti gli attori in campo, possiamo garantire il diritto alla mobilità più agile, più accessibile, più rispettoso dell''ambiente e un più alto livello qualitativo dei servizi offerti ai cittadini.

Il protocollo che abbiamo firmato oggi va in questa direzione".Info più accessibili, biglietti più facili App, open data, home ticketing: la tecnologia viene in aiuto e si mette a servizio della mobilità sostenibile all'insegna di una città sempre più smart.La prima azione che sancisce il protocollo è quella del rafforzamento della collaborazione istituzionale mediante azioni che facilitino, sia dal punto di vista logistico che economico-tariffario, gli spostamenti di carattere sistematico dei cittadini dell'area metropolitana (percorsi casa-lavoro, casa scuola per esempio).Si punterà quindi sull'informazione integrata (informazioni a bordo, in palina, su web, su app, open data condiviso in un'unica sala) e sulla bigliettazione elettronica (smart card, estensione della rete di vendita, revisione dei titoli integrati, home ticketing).In questo lavoro saranno coinvolti anche i principali stakeholder sul territorio fiorentino come associazioni di categoria, sindacati, aziende pubbliche e private, Università e scuole, mobility manager che promuoveranno l'uso della bici, l'uso intermodale del trasporto come il car sharing e le auto elettriche.La cabina di regiaUna cabina di regia composta dall'assessore regionale ai trasporti da un rappresentante per ciascun ente e azienda firmatari del protocollo assicurerà il raccordo tra i soggetti per promuovere l'attuazione coordinata del piano degli interventi di breve medio termine per migliorare la mobilità sostenibile.

A fornirle il supporto tecnico ci sarà un Tavolo tecnico, presso la Regione Toscana, che analizzerà il quadro normativo, approfondirà tematiche specifiche, renderà operative le indicazioni sviluppate dalla Cabina e monitorerà i risultati raggiunti.

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