Il Toscana Pride 2025 è in programma a Prato sabato 21 giugno. “Abbattiamo i muri, tessiamo futuri” è il claim che quest’anno si terrà nella città. La partenza del grande corteo è fissata alle ore 16.00 da Piazza del Mercato Nuovo e la parata terminerà in Piazza Santa Maria delle Carceri.
Dopo la parata la grande festa del Toscana Pride si sposterà a Pistoia nel Parco di Montuliveto. Ospite d’eccezione BigMama. Tra gli ospiti attesi anche Vergo, Mydrama e Yosef. Dalle ore 20.00 in poi è stato allestito un intero villaggio con area food, show, dj set. Il pride show avrà inizio alle ore 22 e vedrà esibirsi oltre alle guest sopracitate le migliori drag queen della scena Toscana: Ava Hangar e la famiglia del The Shade (Panthera Virus, The Rusry Bat, Bianca Munera Wutang), Monella Rai e Yona is Rich dalparty Gloria, Christine Lacroix, Robyn Folie, Magika Kontessa e Dalidame. Concucono La Marchesa e Marco il Giallino. Per questo evento è previsto un biglietto di ingresso.
Affettività e famiglie, contrasto alle discriminazioni, educazione alle differenze, salute, prevenzione e benessere, autodeterminazione, lavoro, diritti umani e diritti queer nel mondo, territori, ambiente e sostenibilità sono i temi intorno a cui ruota il documento politico del Toscana Pride che nasce dall’esigenza di riaffermazione e tutela dei percorsi delle persone LGBTQIA+*, in particolare le persone transgender e intersessuali, e delle famiglie omogenitoriali. Un atto politico di resistenza nei confronti di un governo oscurantista e repressivo che mette in discussione i principi della nostra stessa Costituzione. Una presa di posizione e di parola netta nel segno della laicità, dell’antifascismo, dell’antisessismo, dell’antirazzismo, del pacifismo, dell’anti-classismo, della giustizia sociale e della lotta transfemminista e intersezionale al patriarcato e all’odio.
Approfondimenti
«Finalmente cade la maschera: il Toscana Pride 2025 non è una semplice manifestazione per i diritti, ma una parata politica militante e schierata contro il Governo. Siamo di fronte a una strumentalizzazione ideologica che offende le istituzioni e sfrutta la sensibilità delle persone per scopi partitici». A dirlo è Claudiu Stanasel, Capogruppo della Lega, Vicepresidente del Consiglio Comunale di Prato e Consigliere Nazionale del movimento Il Mondo al Contrario, dopo le dichiarazioni pubbliche rilasciate alla stampa dagli organizzatori del Toscana Pride, nelle quali ammettono apertamente e senza filtri che l’evento sarà “una manifestazione politica contro l’arretramento delle tutele”, parlando addirittura di una “crociata ideologica del Governo” e di una “vera e propria persecuzione”.
Tra le voci che hanno contribuito a questa narrativa militante del Toscana Pride figura anche l’Assessore regionale del PD Alessandra Nardini, che ha rilasciato dichiarazioni fortemente critiche verso il Governo e dispregiative nei confronti dell’Italia e di Paesi europei come Romania e Ungheria.
«Parlare di crociate e persecuzioni in Italia è una menzogna pericolosa e una grave offesa – prosegue Stanasel –. Il Governo sta lavorando con serietà e rispetto delle leggi per unire il Paese, non per dividerlo. Chi sostiene il contrario fa solo politica sulla pelle dei cittadini».
Stanasel critica duramente il patrocinio concesso dalle istituzioni: «È gravissimo che Regione Toscana e Comune di Prato abbiano concesso il patrocinio a una manifestazione così apertamente militante e schierata contro il Governo nazionale. Le istituzioni dovrebbero garantire imparzialità e rispetto per ogni cittadino, non alimentare contrapposizioni politiche e sociali».
Secondo Stanasel, il Pride segue uno schema già visto: «Si accende la miccia dell’emotività, si costruisce una narrazione vittimista, si attacca il Governo e si cavalca la piazza. Non si tratta di diritti, ma della politica del rancore, che alimenta solo scontri e contrapposizioni. Dietro parole cariche di pathos si nasconde la solita strategia delle opposizioni: speculare sulla sensibilità delle persone per destabilizzare il Paese».
«Chi oggi strumentalizza il Pride non vuole costruire, ma distruggere e dividere, senza alcuna proposta seria. Invito i cittadini a guardare oltre la propaganda e non farsi manipolare da chi traveste la rabbia da compassione e la militanza ideologica da impegno civile. La vera politica si fa con responsabilità, visione e rispetto delle istituzioni, non con teatrini per dividere. La verità viene sempre a galla. Oggi, più che mai, si vede chiaramente.
Per questo – conclude Stanasel – chiedo pubblicamente al Sindaco e all’Amministrazione comunale di revocare il patrocinio concesso. Il simbolo del nostro Comune non può essere utilizzato per legittimare attacchi politici e militanti: deve rappresentare tutti i cittadini, non interessi di parte».
“Stanasel non è un caso isolato: è solo l’ultima voce di un partito che dell’omofobia ha fatto un’identità politica. La Lega attacca il Pride perché non sopporta che esistano persone libere, visibili e uguali davanti alla legge. Chiedere di togliere il patrocinio al Toscana Pride perché ‘contro il governo’ è un atto gravissimo. In democrazia, il dissenso non si cancella con un ordine di partito ma del resto la Lega ci ha abituati a questo: censura, repressione, nostalgia dell’autoritarismo.
Il modello è chiaro e a questo punto la domanda è inevitabile: Stanasel a chi risponde davvero? Ai cittadini pratesi o al generale Vannacci e a Viktor Orbán? È stato eletto in Italia o pensa di fare l’ambasciatore di una destra internazionale che odia la libertà, la diversità e l’uguaglianza? La verità è che la Lega non sopporta il Pride perché non sopporta le persone LGBTQ+.
Non sopporta che esistano, che si mostrino, che non si vergognino. È un partito omofobo, patriarcale e reazionario, che vorrebbe entrare nelle case, nei corpi e perfino nei letti degli italiani per dire loro chi amare, come vestirsi, cosa insegnare ai figli e persino chi essere. Dalle bambole gonfiabili di Salvini per insultare l’ex presidente della Camera, agli attacchi ossessivi alla comunità LGBTQ+, la Lega dimostra ogni giorno di non difendere la libertà, ma solo i propri pregiudizi.
Stanasel dice che il Pride è una provocazione ma no, è una risposta: è la risposta di chi non accetta che i diritti vengano trattati come un favore e le identità come un problema. Chi difende la libertà sta con il Pride, chi vuole negarla con Orbán e Vannacci. Noi sappiamo bene da che parte stare” così Diego Blasi, portavoce del PD Toscana, in risposta alle dichiarazioni del capogruppo della Lega.
“Crediamo che ogni persona abbia sempre il diritto di essere se stessa, senza discriminazioni - dice Niccolò Tomei, coordinatore Giovani Avis Toscana -. Essere presenti al Pride è per noi un modo per ribadire che la donazione di sangue è un atto libero, volontario e universale, che unisce le persone al di là di ogni differenza”.
“La scienza - prosegue Tomei - ci guida nel garantire la sicurezza delle trasfusioni: non vanno giudicate le identità, ma ci basiamo su comportamenti responsabili. Per questo riteniamo ingiusto ogni pregiudizio che escluda qualcuno dalla possibilità di compiere un gesto altruista come la donazione".
“Partecipare al Toscana Pride per il quarto anno consecutivo significa rinnovare il nostro impegno contro ogni forma di emarginazione - dice la presidente di Avis Toscana Claudia Firenze -. Il nostro slogan è L’amore è amore, il sangue è sangue: né l'uno né l'altro non conoscono barriere, ma hanno bisogno di scelte consapevoli e inclusive da parte di tutti”.