Tifosi viola dalla parte di Rocco Commisso, c'è fermento

Dal mercato delle Cure un appello al patròn a restare: "Vendere Vlahovic a 80 milioni è stato un capolavoro"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2022 12:40
Tifosi viola dalla parte di Rocco Commisso, c'è fermento
Ph Alex Zani

Molti, anzi moltissimi tifosi viola sono dalla parte di Rocco Commisso, patron della Fiorentina. L'operazione Vlahovic è stata per loro giusta, perché prendere 80 milioni per un giocatore che rischiava di partire per molto meno o addirittura a 0, è tanta roba.

A testimoniare questo clima di adesione all'operato della società, un appello nato nell'ambito dei banchi del mercato delle Cure dove è stata fatta una raccolta di firme in crescendo. Ecco l'appello.

Caro signor Commisso,

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capiamo perfettamente che tu voglia riflettere dopo i commenti e i fatti spiacevoli di cui sei stato oggetto per la vendita di Vlahovic. Ma diciamo subito che ci dispiacerebbe molto se tu lasciassi. Perciò vogliamo aiutarti a restare dicendo, apertamente e sinceramente, che siamo al tuo fianco.

Nelle condizioni date, stante che Vlahovic già si era consegnato alla Juventus col rischio di vederlo partire a parametro zero, averlo venduto per 80 milioni è più di un capolavoro. E’ quasi un miracolo. I commentatori più avveduti non faticano ad ammetterlo. E chi si ostina a non capirlo, per deficit di lucidità o perché amante della rissa come purtroppo anche molti giornalisti, fa solo il male della Fiorentina.

Perciò, caro presidente, non dare troppo credito alle cervellotiche proteste di un’imprecisata curva Fiesole o a certe articolesse di sedicenti opinionisti di troppo limitato spessore. Non ne vale la pena. Il 90% dei tifosi ti dà ragione. Gli anti sono solo una minoranza rumorosa, come i no vax. Petulanti ma inconsistenti e, soprattutto, caparbiamente irragionevoli. Gente cui non va mai bene nulla.

Non li convince neppure l’evidenza di aver assicurato per tempo alla squadra rinforzi come Gonzalez e Torreira, più un allenatore innovativo come Italiano, con ciò consentendo una brillante prima parte di torneo e un piazzamento prossimo all’Europa. Il tris d’assi Ikoné, Piatek e da ultimo Cabral, promette ora di portarci oltre l’ostacolo e di riapprodare finalmente tra le grandi. Vlahovich sarà presto dimenticato.

Detto questo, non saremmo del tutto sinceri se non ti parlassimo da uomo a uomo circa i tuoi errori a proposito dello stadio Franchi. L’idea di raderlo al suolo per costruirne sulle ceneri uno moderno non sappiamo da chi ti sia stata suggerita, ma la città l’ha vissuta come uno sgarbo e un’offesa. Un certo tifo giovanile ti ha dato corda e tu gli hai creduto, prendendotela con chi invece ti faceva notare che quello stadio, benché quasi centenario, per Firenze è molto più di uno stadio.

Intanto, come ormai sai, è un’opera d’arte che l’Italia intende tutelare. Ma quello che forse non ti è ancora chiaro, è che per la stragrande maggioranza dei fiorentini il Franchi ha lo stesso valore di una chiesa. I più anziani perché l’hanno frequentato fin da bambini, guardando la partita sulle spalle del padre, quando i campioni del primo scudetto si chiamavano Julinho e Montuori, Sarti e Chiappella, Cervato e Virgili Pecos Bill. Quelli di mezz’età perché hanno ammirato Hamrin Uccellino e la Fiorentina yeyè del secondo scudetto. Poi ecco Antognoni e Baggio, il puntero Bertoni e Diaz, Passarella e Batigol. Questi sono i santi e i beati della chiesa che hai pensato di abbattere. Firenze non lo poteva accettare.

E’ vero che il comune non si è comportato benissimo ed è verissimo che la burocrazia italica è un’eterna palla al piede. Ma la tua battaglia contro un monumento, contro il simbolo di troppe nostalgie, era destinata alla sconfitta. Ora confidiamo che tu abbia capito i nostri sentimenti e che tu ne prenda atto in modo che, rispettando noi, noi possiamo rispettare te. Il Franchi sarà restaurato e diventerà uno stadio moderno. Ti piacerà. Sei un uomo generoso e sanguigno, benché fin qui un po’ maldestro. Ma sei il presidente della Fiorentina. “Earn it”. Meritatelo, dice il capitano John Miller al giovane soldato Ryan. Le presidenze, come la vita, non sono solo questione di dollari. Grazie.

I TIFOSI DEL MERCATO DELLE CURE

Massimo Benvenuti

Mirko Barbiero

Alessandro Barbiero

Fabrizio Benvenuti

Iolanda Montuori

Silvano Fabbri

Leonardo Barbiero

Alessandro Benvenuti

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