Terrorismo, a Firenze barriere di libri e lucchetti

Appello del sindaco a maggiori investimenti in questo settore

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 aprile 2018 13:10
Terrorismo, a Firenze barriere di libri e lucchetti

Lucchetti e libri: questi i primi modelli di barriere contro il pericolo terrorismo. 

Si stanno realizzando i prototipi ma in estate le nuove fioriere potrebbero cominciare ad essere posizionate nelle postazioni già individuate dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

L’idea dei lucchetti arriva dal concorso di idee ‘Chiamata alle Arti #Florence calling’, lanciato nei mesi scorsi per trasformare in arredo urbano le barriere antisfondamento in città, posizionate dopo i recenti attacchi terroristici.

Al concorso arrivarono 52 proposte, molte da Firenze ma anche da altre città d’Italia e alcune dall’estero. Molti dei proponenti sono architetti, singoli o associati, ma ci sono anche ingegneri, agronomi, garden e interior designer, studenti. Tra i vari progetti ci sono fioriere a forma di simbolo della pace, panchine che si richiudono a libro e scompaiono, sedute come massi lucidi o ‘panettoni’ luminosi, persino delle barriere a forma di tartaruga oppure sedute a forma di uova colorate.

L’idea dei lucchetti arriva da un gruppo di progettazione composto dagli architetti Roberto Pagnano e Isabella Pessina e dal designer Nicola Russo e ha suscitato l’interesse dell’azienda Paver Costruzioni (con sede centrale a Piacenza) che è disposta a finanziarlo.

Qualche settimana fa, al di fuori del percorso del concorso di idee, furono presentati i dissuasori che Giunti editore donerà al Comune: si chiamano ‘Cubooks’, sono stati ideati dagli artisti Lorenzo e Simona Perrone e sono blocchi cubici raffiguranti un insieme di libri. Il cubo può essere realizzato da solo oppure come base per fiori e piante.

“La nostra convinzione che la lotta al terrorismo passa anche dalla cultura – ha detto il sindaco Dario Nardella –comincia a prendere sempre più concretezza. Mi fa piacere che creativi e imprenditori decidano di investire su questo tema e mi auguro che altri privati possano dare una mano a Firenze e alla sua sicurezza coniugandola con la bellezza”

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