Tavolini e sedie in strada, ecco il piano di Firenze

Fase 2 commercio: diffuse da Palazzo Vecchio le linee guida per ristoranti e altre attività di somministrazione. Sarà possibile richiedere più suolo pubblico e anche presentare progetti di gruppo. Vale non solo per il centro, ma per tutti i quartieri. Adesso il regolamento passerà dal consiglio comunale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 maggio 2020 18:37
 Tavolini e sedie in strada, ecco il piano di Firenze

Il grande piano straordinario per tavolini e sedie fuori dai locali, lanciato dal sindaco Dario Nardella per permettere la ripresa economica e per garantire maggiore sicurezza ai clienti di bar e ristoranti, è stato progettato a tempo di record ed è pronto. La Giunta ha approvato oggi la delibera dell’assessore allo sviluppo economico Federico Gianassi, che dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale, con le linee guida per ampliare la concessione gratuita di spazi all’aperto per ristoranti, bar e per attività di somministrazione. Grazie a questa delibera sarà adesso possibile richiedere più suolo pubblico per ospitare la clientela.

Palazzo Vecchio definisce così i criteri con cui l’utilizzo straordinario e temporaneo può essere attivato: l’arco temporale in cui sarà possibile usufruire della maggiorazione di spazio sarà dal 1 giugno al 30 settembre per permettere, in questa emergenza dettata dalla pandemia, il distanziamento sociale in bar e ristoranti di tutta la città.

Chi può chiederlo

  • Ristoranti, bar, tipiche attività di somministrazione e anche quelle equiparabili (pasticcerie, gelaterie, cioccolaterie).
  • In via eccezionale potranno far parte del progetto anche negozi del commercio e dell’artigianato quando sarà approvato un progetto speciale di pedonalizzazione di una intera via negli orari serali.
  • Quali sono i limiti

    Se l’attività non ha una concessione e si tratta quindi di nuova occupazione, l’area può essere estesa fino al limite dei 12 metri. Se tale area insiste su stalli di sosta, lo spazio occupabile è per un massimo di 2 stalli.

    Se una attività ha già una concessione, rimanendo assicurata la condizione minima dei 12 metri lineari o dei 2 stalli di sosta:

  • fuori dal centro storico lo spazio può aumentare del 50%,
  • dentro il centro storico lo spazio può aumentare del 25%
  • Dove e come può essere fatto

    Nelle aree già pedonali, lungo i marciapiedi se resta lo spazio di almeno un metro per il passaggio pedonale e sul fronte esercizio se comporta l’utilizzo fino ad un massimo di due stalli di sosta. E in questi casi con una semplice comunicazione.

    Nel centro storico però verrà dal Disciplinare definito un termine per effettuare le comunicazione che sarà esecutiva decorsi dieci giorni. Ciò per consentire alla Direzione Mobilità, se necessario, di valutare piani compensativi della sosta.

    Altre tre casistiche saranno soggette ad autorizzazione

    Innanzitutto, la presentazione di un progetto da parte di più attività, ossia il progetto Unitario. In caso di presenza di più esercizi attigui che insistono sulla stessa piazza o strada viene presentato un progetto da più operatori aventi titolo a richiedere l’occupazione dell’area. Il progetto può essere sviluppato anche in area pubblica o giardino pubblico nelle immediate vicinanze dell’area in cui insistono gli esercizi.

    Poi, i progetti speciali con i quali l’esercente che non ha alcuna possibilità di ottenere suolo pubblico sul fronte del proprio esercizio può richiedere l’utilizzo di un’area o di uno stallo di sosta o di un’area verde in prossimità dell’esercizio entro la distanza massima di 50 metri, purché non vi sia altro esercizio nelle vicinanze.

    Potranno infine essere richiesti da più attività insieme progetti di pedonalizzazione temporanea di un’area pubblica. In tal caso le occupazioni relative alla chiusura temporanea di strade in orari limitati e predefiniti, che saranno definiti nel disciplinare, finalizzata all'occupazione del suolo pubblico sono ammissibili mediante progetto unitario soggetto a valutazione da parte degli uffici competenti; qualora non sia possibile garantire una corsia di transito per i mezzi di soccorso avente larghezza minima di m. 3,50 l’autorizzazione sarà subordinata al recepimento delle indicazioni che saranno dettate dalla Prefettura. In questo ultimo caso, potranno aderire anche negozi del commercio e dell’artigianato.

    Adesso il regolamento passerà dal consiglio comunale, dopodiché sarà approvato anche il disciplinare applicativo con tutti i dettagli, compresi orari e giorni per le pedonalizzazioni, per presentare le domande. 

    “Lo avevamo promesso e lo stiamo facendo in tempi veramente da record – ha detto il sindaco Nardella -. Vogliamo con questo piano dare la possibilità di lavorare meglio, e in sicurezza, alle nostre attività così duramente colpite dalla crisi. E’ un piano ambizioso che crea le condizioni affinché non solo nel centro ma in ogni zona della città, nelle periferie e nei rioni storici, si torni a vivere sempre con attenzione alla sicurezza sanitaria. Ringrazio gli uffici per il lavoro che stanno facendo per permettere a questo grande piano di andare in porto in tempi così stretti”.

    “Questa è una misura straordinaria che mettiamo in campo per favorire la ripresa delle attività – ha spiegato l’assessore Gianassi – perché grazie all’utilizzo di spazi all’aperto si recupera parte della capienza persa all’interno con le prescrizioni sul distanziamento e si garantisce maggiore sicurezza. Vale non solo per il Centro, ma per tutti i Quartieri”.

    Il “regolamento per le occupazioni straordinarie di suolo pubblico per ristoro all’aperto” sarà valido per il periodo straordinario giugno - settembre 2020 e darà quindi la possibilità di ottenere un’autorizzazione transitoria per sedie e tavolini rimovibili e con una procedura semplificata ed accelerata grazie alla previa individuazione delle casistiche.

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