Tav: a Firenze i lavori ripartiranno a marzo 2023

Il cantiere è pronto, la talpa ferma da 6 anni funziona perfettamente. Soddisfatti Regione Toscana e Comune

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 agosto 2022 17:48
Tav: a Firenze i lavori ripartiranno a marzo 2023

Valutazione positiva, da parte di Regione e Comune, dello stato del cantiere del sotto attraversamento dell’Alta Velocità alla stazione di Campo di Marte a Firenze. Con la speranza di concludere entro il 2028 un’opera strategica non solo per Firenze ma per tutta l’Italia. Oggi pomeriggio il presidente della Regione, accompagnato dall’assessore alle infrastrutture del Comune di Firenze e dall’assessore regionale a trasporti e infrastrutture, ha fatto un sopralluogo al cantiere ed ha incontrato i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana.

Il presidente dalla Regione, insieme all’assessore alle infrastrutture del Comune di Firenze, si è espresso in modo positivo rispetto al quadro complessivo del cantiere. Soprattutto dopo le incertezze emerse dei giorni scorsi. Infatti, dopo l’incontro di pochi giorni fa con i vertici di Ferrovie dello Stato e Rfi, è stata proprio la Regione, insieme al Comune di Firenze, a chiedere il sopralluogo per toccare con la mano lo stato del cantiere, fermo dal 2016.

Nei prossimi giorni, è stato assicurato dai tecnici al presidente, inizieranno i lavori per il ricondizionamento, la risistemazione ed il riadeguamento tecnologico della talpa, un macchinario fermo da circa 6 anni ma perfettamente funzionante. Dovranno essere rispettate le nuove normative europee e nazionali ma il cantiere è pronto e potrà essere rimesso in funzione secondo i tempi stabiliti: il cronoprogramma prevede l’avvio dello scavo a marzo 2023.

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Il presidente ha poi precisato che il funzionamento della talpa, quindi l’avvio dello scavo, è indipendente dalla gara di appalto europea per la stazione Foster. Quindi con l’inizio dei lavori a marzo del prossimo anno e la contemporanea gara europea per la stazione, il termine dei lavori previsto per il 2028 non è un traguardo inverosimile. Una valutazione, ha concluso il presidente, verrà poi fatta giorno dopo giorno, per arrivare alla conclusione di un’opera strategica per l’AV italiana.

"Sorprendente come si continui a parlare di liberare i binari di superficie con un progetto vecchio e superato, disconosciuto in più occasioni e ancora in alto mare" intervengono Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Davvero dopo tutti questi anni il Sindaco di Firenze e il Presidente della Regione Toscana non avvertono quanto sia ridicolo dire che stavolta vigileranno con la massima attenzione? Palazzo Vecchio andrà al voto tra due anni e Nardella è al secondo mandato. Altro che 2028...

Per non parlare poi dell'obiettivo di liberare i binari di superficie: perché in tutti questi anni non si è ragionato in modo serio di come investire sul trasporto ferroviario locale con progetti puntuali e adeguati al tempo in cui viviamo?

Di completamento del sistema dell'Alta Velocità si discute da talmente tanto che Palazzo Vecchio ha fatto in tempo a cambiare idea più volte, ritenendolo in alcune occasioni qualcosa da archiviare. Con stupore avevamo letto che i binari in superficie che si libererebbero potevano essere messi a disposizione del People Mover.

Il Comitato No Tunnel Tav da tempo propone alternative e valide ragioni per giudicare sbagliato il progetto su cui la politica di governo si accanisce, lamentandosi dei ritardi. Confidiamo che si assuma il senso del ridicolo e si trovi il coraggio di intraprendere finalmente la strada delle necessarie alternative".

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