Vaccini, una App per segnalare le dosi avanzate: negli Usa c'è

Mozione di Stella (FI): "La Regione Toscana la sviluppi, per evitare sprechi e velocizzare i tempi"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 marzo 2021 18:23
Vaccini, una App per segnalare le dosi avanzate: negli Usa c'è

Firenze, 29 marzo - "Le dosi di vaccino anti Covid che avanzano e che devono essere gettate via, rappresentano uno dei tanti problemi di questa fase vaccinale. Un problema che può essere risolto in poco tempo, seguendo chi lo ha già affrontato e sistemato in modo semplice, utilizzando la tecnologia, con una App che segnala le dosi avanzate di vaccino e consente con un click di prenotarsi e farsi vaccinare". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che ha presentato una mozione al riguardo.

"Nella mia mozione - spiega Stella - chiedo alla Regione Toscana di sviluppare una App sul modello di una applicazione in uso negli Stati Uniti. Un'App semplicissima, che segnala la presenza del centro vaccinale più vicino al luogo di lavoro o di residenza dell'utente, e segnala in tempo reale anche le dosi che avanzano. A quel punto, ci si può prenotare e, nel caso la richiesta venga accettata, andare quasi subito a farsi vaccinare. Visto che diverse dosi vengono gettate, qui da noi, perché avanzano per i motivi più disparati e non possono essere ricongelate, cosa aspettiamo ad usare la tecnologia per ovviare a questo inconveniente?".

Primi due pazienti curati con gli anticorpi monoclonali all’ospedale di Lucca.

Approfondimenti

Come anticipato nei giorni scorsi dal direttore delle Malattie infettive Sauro Luchi, da venerdì 26 marzo è infatti disponibile alla farmacia del “San Luca” questa nuova opzione terapeutica, che è stata utilizzata tra sabato 27 e oggi (lunedì 29 marzo) in due casi, su un uomo e su una donna che avevano contratto il Covid-19.

Entrambi i trattamenti sono stati effettuati all’interno del Pronto soccorso diretto da Fabiana Frosini, struttura in cui è più probabile che al momento vengano intercettati i pazienti con le caratteristiche giuste per la somministrazione della terapia. Si tratta in particolare di persone positive al Coronavirus ma in condizioni cliniche lievi o moderate (non hanno quindi necessità di essere ricoverati in ospedale) e che presentano alcuni specifici fattori di rischio.

Gli anticorpi monoclonali possono essere usati anche per persone giovani: l’uomo trattato in questi giorni ha 24 anni, la donna 44.

“Si tratta di un’opportunità terapeutica in più – spiega la direttrice sanitaria dell’ospedale Michela Maielli – da mettere in atto in determinate condizioni, che i nostri professionisti hanno ben chiare. Oggi al San Luca disponiamo di entrambe le combinazioni di monoclonali in commercio e sono tutte e due affidabili. Vaccinazione e sviluppo di nuove terapie vanno quindi di pari passo e questo ci induce all’ottimismo. Vorrei evidenziare il grande lavoro di squadra che è stato portato avanti in questi giorni, in particolare da Farmacia, Pronto soccorso e Malattie infettive. Il prossimo passo sarà quello di individuare le persone anche sul territorio, in collaborazione con i medici di medicina generale”.   

In evidenza