Stadio Artemio Franchi, Galli: senza "alterazioni" diventerà inutilizzabile

"Il nipote di Nervi ha fatto ricorso in Europa per salvaguardarlo? non c'è bisogno di ulteriori inciampi. Le parti si vengano incontro o finirà male"

Marco
Marco Bazzichi
25 febbraio 2021 16:06
Stadio Artemio Franchi, Galli: senza

“Io capisco l'enorme interesse che suscita la questione dello stadio Artemio Franchi, ma sono necessarie due cose: la prima è che si abbia una visione da qui a venti o trent'anni, la seconda è che non si possono accontentare tutti”. Coì Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega, commenta la notizia dell'istanza presentata in Europa da Marco Nervi, nipote dell'architetto Pier Luigi, che tra il 1929 e il 1932 realizzò lo stadio di Firenze. Nell'istanza si chiedeva che l'edificio, poiché di interesse culturale, non venisse alterato. La rappresentante della Dg Istruzione e Cultura della Commissione europea, Catherine Magnant, ha risposto che l'Ue "non ha competenza diretta o indiretta sulla conservazione o la promozione del patrimonio culturale, che e' primariamente responsabilita' nazionale". Magnant ha aggiunto che un approccio integrato e' sostenuto dall'Ue, ma l'alterazione delle strutture esistenti sta agli Stati membri.

"Non c'è bisogno di ulteriori inciampi"

“La situazione -afferma Galli- è abbastanza complicata e rischia di complicarsi con ulteriori inciampi di cui non c'è bisogno. Se tutti i giorni qualcuno si muove perché è un'opera d'arte o per altri motivi, non si va da nessuna parte. Forse non è ancora chiaro che se si pensa di non poter fare nulla, e sono contestate anche le modifiche, è logico che la Fiorentina non ci potrà più giocare né lo stadio avrà un futuro di alcun tipo”.“Ciò premesso -aggiunge Galli- pensavo che si potesse raggiungere un accordo tra pubblico e privato, ma anche su questo c'è da capire cosa intenda fare la Fiorentina nel futuro.

Ad ogni modo, deve uscirne uno stadio con un pensiero di lungo periodo. Gli interventi, sia pur necessari, che si stanno compiendo ora non risolvono i problemi. Non si può continuare a pensare al Franchi così com'è ora”. Sui rapporti tra il sindaco Dario Nardella e il patron viola Rocco Commisso, Galli glissa (“non sono mai stato presente ai loro incontri non in pubblico”) ma ho visto quando Nardella gli ha fatto un po' da cicerone e lo ha accolto come il salvatore della patria.

Ma poi non gli ha dato gli strumenti per crescere”. 

"Tutti hanno ragione, ma..."In definitiva, sul Franchi, “tutti hanno ragione. Ma siccome è un bene comune bisogna che si trovi una sintesi tra tutte le parti interessate. Se ad esempio non si potranno avvicinare le curve, perché la si considera un'inaccettabile alterazione dell'opera d'arte, questo stadio del 2020 non arriva al 2030 o 2040. La concertazione delle parti deve arrivare a un risultato finale, ma non si possono accontentare tutti, qualcuno deve mollare qualcosa”.

Guardando all'estero, Galli ricorda positivamente quanto accaduto con l'Arsenal allo stadio Highbury: “per mantenere staccato e riadattato allo stadio nuovo la facciata di quello vecchio”. E qui in Toscana, al Castellani di Empoli, messo a bando dal Comune: “è un tipo di operazione intelligente, che naturalmente si può fare perché la struttura non è comperata da vincolo come il Franchi. Ma se il Comune lo vende e col ricavato investe in altre strutture sportive e in più ha un privato che compra il terreno o lo prende in affitto per quello nuovo, vi è un doppio guadagno”.

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