SPC: "Sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori della Polizia Municipale"

Palagi e Bundu: "Seguiamo con attenzione la mobilitazione di una parte importante del personale dipendente del Comune di Firenze. Avvertiamo la Giunta che il nostro gruppo consiliare farà tutto il necessario per garantire i diritti dovuti a un corpo su cui spesso viene fatta propaganda e speculazione politica"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 gennaio 2021 17:29
SPC:

"Leggiamo anche sui giornali della vertenza che lavoratrici e lavoratori della Polizia municipale, i “nostri poliziotti”, hanno aperto con l'Amministrazione comunale. E ci vorrà la mediazione del Prefetto per vedere di sbrogliare la matassa. La contesa viene dalle prestazioni proibitive che l’Amministrazione esige, attraverso il Comando, dal personale di polizia locale. Ben oltre gli standard delle turnazioni richieste alle polizie dello Stato, a quanto sembra, con turni notturni dovuti anche dal personale più anziano. Una bella bastonata, potremmo definirla, per chi è sulla strada tutti i giorni". Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune.

"Ci torna in mente - proseguono - di quando invece fu “allungata generosamente una carota”, con un contratto decentrato che appariva a tutto favore del personale di polizia locale. Adesso il “padrone è passato all’incasso”, con buona pace delle destre, affezionate a concezioni militaresche di obbedienza cieca e di silenzio sindacale, a fronte della generosa fornitura di “gadget” (taser e fucili a pompa) il cui uso e abuso sarebbe poi di esclusiva responsabilità di ogni singolo operatore.

Ma nella spremitura del personale sembra concordino con l’Amministrazione.Ci pare quindi che ben poco alla fine abbiano ottenuto, al di là di qualche concessione contrattuale, i nostri lavoratori e le nostre lavoratrici della Polizia municipale. Niente armadietti blindati, poco vestiario, se non quando anche riciclato, nessun ragionamento serio sulle strategie di sicurezza urbana. Tutto questo mentre stanno per andare in scena i mini-comitati nei quartieri che, già si sa, senza la possibilità di costruire politiche di prevenzione sociale serie -sia politicamente che professionalmente- saranno l'ennesimo “contentino". 

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