Spacciatore a 69 anni, aveva in casa 7mila euro in contanti

Pusher sorpreso all’opera a Novoli dalla Polizia: sequestrato oltre 1 chilo e mezzo di hashish

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 marzo 2021 18:54
Spacciatore a 69 anni, aveva in casa 7mila euro in contanti

Ieri mattina, a Novoli, la Polizia di Stato ha sorpreso all’opera un pusher marocchino di quasi 70 anni. L’uomo, già noto alle Forze di Polizia, è finito in manette dopo aver venduto in strada 150 grammi di hashish ad un suo cliente per il corrispettivo di 900 euro in contanti. La “transazione” è avvenuta nell’abitacolo della monovolume in uso all’arrestato nei pressi di via Mariti dove gli agenti del Commissariato di Rifredi stavano effettuando uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Una volta recuperati i soldi e la droga la Polizia è andata a fondo nella vicenda chiedendo, alla Sala Operativa della Questura di Firenze, l’intervento delle unità cinofile. I cani poliziotto hanno subito scovato nella tappezzeria tra i sedili dell’auto altri 2 etti della stessa sostanza. Ulteriori 1.300 grammi di hashish sono stati successivamente rinvenuti nell’abitazione dello spacciatore da dove sono saltati fuori anche quasi 7000 euro in contanti.

Sempre per illecita detenzione di stupefacenti, in serata, è anche finito in manette un cittadino senegalese di 32 anni. L’uomo, che ha riferito essere un senza fissa dimora, è stato sorpreso da una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine Toscana mentre girava per piazza Stazione con in bocca 14 dosi di cocaina pronte, secondo i poliziotti, per essere smerciate nella zona. Alla vista della Polizia il cittadino straniero ha allungato il passo verso via della Scala, ma è stato subito raggiunto e fermato. Durante il controllo agli agenti è subito saltata all’occhio l’estrema difficoltà del sospetto nell’aprire la bocca e parlare.

A Carrara i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato due fratelli magrebini che erano soliti spacciare cocaina nel centro storico, compresi i dintorni della Caserma. Per scampare ai controlli delle Forze dell’Ordine, se ne andavano in giro con le dosi di droga attaccate sotto i vestiti con lo scotch, ma grazie all’infallibile fiuto del cane antidroga, è stato recuperato nell’abitazione anche il resto dello stupefacente, ingegnosamente nascosto sotto il lavello della cucina, insieme al “tesoretto” ricavato dallo spaccio. Due fratelli di 38 e 41 anni erano da tempo tenuti sotto controllo dai Carabinieri perché sospettati di spacciare droga nei vicoli e nelle piazze del centro storico di Carrara, compresa la zona intorno ai giardinetti, a pochi passi dalla caserma di Via Eugenio Chiesa, dove ha sede la locale Compagnia dell’Arma.

Probabilmente, i due pusher ritenevano di poterla fare franca, proprio perché avevano scelto i dintorni della caserma per vendere dosi di cocaina ai consumatori del posto, ma alla fine la loro spregiudicatezza è stata fatale ad entrambi, perchè quei giri loschi in Piazza d’Armi e dintorni non sono affatto passati inosservati ai Carabinieri guidati dal maggiore C. M. e dal sottotenente W. C..

L’indagine, che ha visto in azione gli uomini del Nucleo Operativo, si è rivelata sin dall’inizio particolarmente difficoltosa, perchè i due stranieri si muovevano sempre con massima circospezione, guardandosi le spalle a vicenda per non far scoprire i loro traffici. Addirittura, durante i pedinamenti i due magrebini sono stati visti più di una volta cambiare strada e darsela a gambe levate solo per mantenersi alla larga da qualche carabiniere che passeggiava libero dal servizio per le vie del centro, un comportamento che la dice lunga su quanto fossero prudenti i due fratelli. Tra l’altro, i due se ne andavano a zonzo a tutte le ore del giorno, di conseguenza gli scambi di droga potevano avvenire ovunque, anche se in fin dei conti bazzicavano sempre la stessa zona compresa tra la loro abitazione di via Santa Maria e le panchine di Piazza d’Armi, proprio di fronte la Compagnia dei Carabinieri.

Giunto il momento di entrare in azione, gli uomini del Nucleo Operativo hanno atteso i due pusher nei paraggi della loro abitazione che si trova a pochi metri dal Duomo di Carrara, in modo tale da poter utilizzare il fattore sorpresa per entrare in casa e procedere ad una perquisizione, insieme al cane antidroga del Nucleo Cinofili dei Carabinieri, stanziato a Pisa.

I Carabinieri hanno trovato addosso al fratello più grande una ventina di dosi di cocaina incollate con lo scotch sotto i vestiti, perciò per scoprirle è stato necessario controllare per bene ogni singolo indumento. Anche il secondo magrebino, sempre utilizzando il nastro adesivo, aveva nascosto sotto il giubbotto un’altra dose di cocaina, per di più all’inizio dell’operazione aveva pure tentato la fuga per i vicoli del centro storico, ma è stato raggiunto da un carabiniere che lo ha rincorso. Il resto della droga da vendere, era nascosto in cucina, dove grazie al fiuto del cane antidroga “Lion”, è stato recuperato in un sottofondo del lavello un sasso di cocaina del peso di circa 15 grammi, insieme ad un bilancino di precisione ed una mazzetta di banconote da circa 4200 euro, ritenuti il ricavato dello spaccio.

Dopo aver illustrato i dettagli dell’indagine al Pubblico Ministero R. M., i militari dell’Arma hanno dichiarato in arresto entrambi i fratelli per “detenzione illecita di stupefacenti ai fini di spaccio in concorso”. In Tribunale nessuno dei due ha risposto alle domande del Giudice V.P., che li ha allontanati dalla Provincia di Massa-Carrara con la misura del divieto di dimora, inoltre si dovranno presentare tutti i giorni per l’obbligo di firma presso una Caserma dei Carabinieri in altra zona.

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