Soglie di accesso più accessibili per il social housing

Approvata all’unanimità una mozione di Sinistra Progetto Comune

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 agosto 2022 18:04
Soglie di accesso più accessibili per il social housing

Sinistra Progetto Comune esprime soddisfazione per aver visto approvare all’unanimità la mozione avente per oggetto “Soglie di accesso più accessibili per il social housing”. Il gruppo consiliare aveva presentato una proposta ormai molti mesi fa, fatta propria dalla Commissione 4 a seguito di alcuni approfondimenti ed emendamenti: per questo Sinistra Progetto Comune ci tiene a ringraziare l'allora Presidente Maria Grazia Monti, insieme a tutte le consigliere e i consiglieri che hanno dato il loro voto a questo importante atto di indirizzo.

IL CONSIGLIO COMUNALE

ASSUNTA, emendata, la proposta di mozione del Consigliere Dmitrij Palagi e della Consigliera Antonella Bundu;

RICORDATO l’investimento politico della Regione Toscana e del Comune di Firenze in merito all’edilizia sociale, che vede negli interventi di Social Housing uno strumento per favorire il ritorno della residenza all’interno della Città e in particolare nel centro storico;

EVIDENZIATO come la Legge della Regione Toscana 2/2019 in materia di Edilizia Residenziale Pubblica faccia riferimento al limite massimo di 165000 euro come limite massimo per l’accesso agli alloggi di ERP;

VERIFICATO come abitualmente all’interno della Regione Toscana il succitato limite di 16500 euro sia indicato come limite minimo per accedere ai bandi di edilizia residenziale sociale;

APPURATO come la Delibera della Giunta Regionale n. 708 del 2014, relativa all’indicazione dei parametri per gli alloggi sociali, indichi solo un limite massimo di ISEE di 35000 euro, mentre non ci siano norme che stabiliscano il limite minimo, che ogni Comune stabilisce autonomamente, come confermato dalla risposta all’Interrogazione n. 211/2020, avente per oggetto Bando per edilizia sociale: zone grigie normate in modo grigio?

VISTO l’esito del bando per l’assegnazione di 66 alloggi di edilizia residenziale sociale a canone calmierato in via dell’Osteria;

CONSIDERATO come l’edilizia residenziale sociale sia pensata da chi governa come uno strumento rivolto alla cosiddetta fascia grigia, cioè a quella popolazione che potrebbe permettersi canoni di affitto maggiori rispetto a quelli previsti dagli alloggi di ERP, ma non riescono a trovare abitazioni sul mercato;

SOTTOLINEATO come il peculiare rapporto tra flussi turistici e territorio urbano di Firenze abbia spinto fuori dal Comune numerose famiglie, per il costo degli affitti all’interno della Città, come denunciato in numerose occasioni da diversi studi e dalle organizzazioni sindacali degli inquilini;

ASCOLTATA la risposta al question time 2020/00169, avente per oggetto Alloggi di social housing di via dell’Osteria, avvenuta durante il Consiglio Comunale del 3 febbraio 2020, durante la quale l’Assessore con delega alla casa ha espresso parole positive rispetto all’ipotesi di una soglia ISEE più bassa per accedere ai bandi di edilizia sociale;

ESEMPLIFICATO come anche nuclei familiari in cui entrambi i genitori lavorano, ma che siano in affitto e che abbiano magari dei minori, proprio per il canone di mercato già pagato, possano risultare con facilità al di sotto della soglia dei 16500 euro;

APPRESO di come le organizzazioni sindacali e le associazioni degli inquilini abbiano spesso indicato una soglia minima di 9.000 euro come più confacente;

RICORDATO come la finalità principale dell’edilizia sociale debba favorire soluzioni di affitto sostenibile, che permettano di fare fronte alle difficoltà presenti sul mercato privato;

IMPEGNA LA GIUNTA

Ad avviare un percorso di confronto con la Commissione Consiliare 4 e il Consiglio comunale, oltre che con gli uffici preposti, per arrivare all’elaborazione di un regolamento per l’edilizia residenziale sociale;

A stabilire livelli minimi di accesso ai bandi di edilizia residenziale sociale inferiori al valore convenzionale di 16500 euro, valutando per ciascun intervento una soglia minima da stabilire anche nel confronto con le organizzazioni sindacali e di rappresentanza degli inquilini.

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